Marino: "Europa League? E' una scelta dello spogliatoio, lo scudetto si può vincere: allo stadium come al San Paolo, con personalità"

22.02.2018
10:50
Redazione

Pierpaolo Marino parla del Napoli e della corsa scudetto con la Juventus ai microfoni di Tuttosport

Il concetto è: fidatevi di Max. Pierpaolo Marino ne è sicuro, come rivela a Tuttosport, Allegri saprà come affrontare al meglio i tre fronti aperti in casa Juventus. Nell’immediato l’Atalanta (due volte, tra campionato e Coppa Italia), nel futuro il Tottenham in Champions League. Oggi e domani, poi, il Napoli in chiave scudetto: «Da quando c’è Gasperini è la regina delle provinciali. In queste due stagioni il tecnico ha sfruttato il vivaio, con il coraggio di utilizzare contemporaneamente più giovani. Ha buttato dentro Caldara e Gagliardini, Spinazzola e Kessie, puntando sulla competitività in diversi ruoli. Poi ha dato solidità al progetto tattico. Un gioco alto, aggressivo, spettacolare, dove nessuno è insostituibile. È un collettivo che non dipende dalle individualità, non come ai miei tempi con Denis e Bonaventura. Champions? Per me Tottenham al 51% e Juventus al 49, per i gol segnati in trasferta. Tra gli inglesi non vedo fenomeni, al di là di Kane. I valori tecnici sono in equilibrio, Allegri recupera pedine importanti come Matuidi, Dybala e Higuain. Penso che il Tottenham sarà maggiormente in difficoltà, deve decidere che partita fare: attaccare o gestire? Se attacca, puoi colpirlo in contropiede, a patto di non fare errori come a Torino».

Marino sulla corsa scudetto

Terzo fronte, lo scudetto. Il Napoli ha dato la netta impressione di aver snobbato le coppe (europee come italiane) per concentrarsi sul campionato: «Per me è stata una scelta dello spogliatoio e non è solo una sensazione. I giocatori hanno fatto un patto per il campionato a inizio stagione, Sarri e il club sono andati a traino. Alla società avrebbero fatto sicuramente piacere gli introiti della Champions League ma i giocatori hanno valutato e risposto in base alla loro autostima: complicato vincere la Champions, lo scudetto no. Al big match del 22 aprile. Sono due macchine da guerra, non perderanno punti per strada. Sarà come un paio di anni fa, quando arrivarono allo scontro diretto con il Napoli in testa e la Juventus vinse 1-0 con il gol di Zaza. La Juventus ha dalla sua il turnover, le alternative sono la sua forza ed evidenziano la bravura di chi l’ha costruita. C’è competitività nei ruoli, Allegri può andare allo stadio senza palpitazioni... Lui è poi scientifico nella gestione del minutaggio, un’arma che sfrutterà nella volata scudetto mantendendo alti gli standard. Il Napoli è invece cresciuto di personalità, potrà permettersi di giocare allo Stadium come se fosse al San Paolo, anche se all’andata è finita male...».

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