Mazzarri racconta: "Il gesto dell'orologio? Ecco il vero significato, dai ragazzi pretendo che..."

27.12.2012
11:41
Redazione Calcionapoli24.it

Walter Mazzarri al Corriere del Mezzogiorno rivela il valore che ha il gesto dell'orologio quando è in panchina:

Il tempo, dunque. Mister, perdoni la curiosità: che orologio è quello su cui si accanisce? «È un Franck Müller simile a quello che mi regalò il presidente della Reggina, quando per una penalizzazione partimmo da meno quindici, poi diventati meno undici, e riuscimmo a piazzarci al decimo posto. L'ho ricomprato e ora lo indosso prima di ogni partita. Di solito mi porta bene, e sa com'è? Non credo in certi rituali, ma ripeterli non costa nulla».

Non si giustifichi, anche gli illuministi napoletani credevano nell'uomo con la gobba, nello «scartellato», era comunque un modo per mondanizzare il destino, per portarlo dal cielo alla terra. Ma torniamo all'orologio. Perché lo agita così spesso? «Come è ovvio, chiedo all'arbitro, al quarto uomo, la tutela del tempo. Ma in realtà ricordo ai miei uomini in campo che non voglio vederli rassegnati, che la mia squadra non si arrende mai, anche se è sotto di tre reti, perché è meglio perdere tre a uno che tre a zero. E non le dico quanto mi sono arrabbiato dopo la prima sconfitta con il Bologna».

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