Mediapro, i diritti tv alla spagnola: "Si pagherà di meno e Sky non sarà esclusa"

21.02.2018
14:50
Redazione

Tatxo Benet è uno dei soci di Mediapro, il mediatore che ha comprato le immagini della Serie A per il triennio 2018-2021, ha rilasciato una lunga intervista

Tatxo Benet è uno dei soci di Mediapro, il mediatore che ha comprato le immagini della Serie A per il triennio 2018-2021, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Repubblica. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli24.it: "Tutto è stato fatto in accordo con il bando della Lega. Noi crediamo che con un canale che distribuisca tutto il calcio italiano, Serie A e Serie B, i club incasserebbero più soldi. E sarebbe molto più vantaggioso sotto tanti altri aspetti anche per il futuro della Lega. Discuteremo questa possibilità con le società, ma se alla fine loro o non so chi altro decidessero che il canale non si fa, noi siamo pronti a usufruire dei diritti nel modo in cui ce li siamo aggiudicati, come intermediario indipendente".

Non crede che il canale violi la Legge Melandri? "Non discuto la questione legale. Ma abbiamo ottenuto in modo leale e fedele alla Melandri un accordo con la Lega. Il resto è una proposta: saranno le società nel caso ad analizzare le possibilità legali per farlo".

Allo spettatore quanto costerà vedere le partite? "Il prezzo per gli abbonati scenderà: diffusione universale a un prezzo differente da quello di oggi. O almeno ci proveremo. Nella Liga fu così. Prima che entrassimo sul mercato, in Spagna si pagavano 12 euro a partita. Ora, con 11 euro, vedi quasi tutte le partite della Liga. In Spagna il canale della Liga è in realtà beIN Sports, interamente nostro. Il canale detiene le 8 migliori partite della Liga. E le trasmette su Movistar, su Vodafone, su Orange, sugli Ott (come Google, Facebook, Youtube, ndr). L’idea è la stessa: vendere a tutte le piattaforme disponibili e allo stesso prezzo per tutti, con una percentuale sugli ascolti".

Sky però ha fatto arrivare una diffida allo sviluppo dell’idea del canale. "Ho letto alcune dichiarazioni di Sky e mi pare siano un po’ preoccupati. Ma non devono agitarsi, noi garantiamo che in ogni caso non lasceremo né Sky né nessun altro fuori dalla distribuzione del calcio. Possiamo dire ai loro abbonati che se Sky fa un accordo con noi, noi siamo apertissimi a trattare. Negozieremo con tutti".

Come nasce il vostro interesse per la Serie A? "Siamo una società internazionale, siamo in 40 città di 25-30 paesi differenti e siamo sempre in cerca di opportunità commerciali. Abbiamo fatto un’analisi sull’evoluzione dei diritti della Serie A, domestici e esteri, e abbiamo notato che il valore è congelato da anni, mentre in tutti i campionati d’Europa, Francia, Spagna, Germania, di valore simile o addirittura inferiore, il prezzo dei diritti è aumentato tantissimo. Abbiamo visto l’opportunità di portare in Italia il nostro modello".

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