Mertens: "A Napoli è come stare sempre in vacanza. In Italia fatico a vedermi in altra squadra. USA o Cina? Troppo lontano..."

13.09.2019
08:20
Redazione

Il Corriere della Sera intervista Mertens

Notizie Calcio - L'attaccante del Napoli, Dries Mertens ha rilasaciato una lunga intervista al Corriere delle Sera. Di segutio vi riportiamo alcuni passaggi:

Intervista a Mertens

Cina o America, dove s’immagina Mertens la prossima stagione? «Così lontano? No, è presto. Mi sento ancora bene fisicamente e voglio continuare a livelli alti in un campionato importante. Adesso sono concentrato sui prossimi otto mesi a Napoli». 

E se fosse un’altra squadra italiana a chiamarla? «Di fronte alle scelte ti devi trovare per poi decidere. In questo momento non mi immagino altrove in Italia, ma è presto per dirlo. Vivo il presente e mi piacerebbe dare a Napoli la gioia di un titolo». 

Il primo scontro diretto con la Juve non è finito bene. «Una partita che farò fatica a dimenticare. È stato brutto, bruttissimo perdere dopo una rimonta che aveva dell’incredibile. Sono andato in Nazionale e ci ho messo qualche giorno a riprendermi. Il calcio però è così, la sua bellezza sta anche nell’imprevedibilità. Adesso abbiamo un’altra partita importante con la Samp e tocca a noi fare tre punti». 

Non perde occasione per esaltare la sua napoletanità, come nasce questa empatia? «Qui è come stare sempre in vacanza, ci sono posti meravigliosi e la gente non ha pregiudizi. Poi certo ci sono i problemi. Ma io non li vedo. Non guardo e quindi per me non esistono. Una volta ho rimproverato un ragazzo che aveva parcheggiato l’auto in terza fila, lui mi fa: vabbe’, ma era solo per andare a prendere un caffè. Cosa gli dici, se non: ok, hai ragione. E risolvi tutto con una risata».

Da bomber a pony express che consegna pizze ai clochard. «È normale che i più fortunati aiutino chi non sa neanche se il domani arriva. Oggi ho rivisto Enrico, un ragazzino che due anni fa si era ammalato di leucemia, mi ha mandato una email per dirmi che era guarito e voleva abbracciarmi». 

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