Messaggero Veneto - Totò e due trequartisti per spegnere il Napoli

21.09.2014
17:45
Redazione

Come una formula 1 che si rispetti, l’Udinese è rimasta nella “galleria del vento” tutta la settimana per provare il nuovo modulo da utilizzare contro il Napoli: 4-3-2-1, l’albero di Natale. In tutti e due i sensi. Per la forma disegnata sul campo. Perchè l’unica punta sarà Totò. La svolta. Stramaccioni l’aveva fatto capire. Serviva una “virata tattica” per ovviare ai due problemini emersi in quel di Torino. Il difetto di impermeabilità della difesa, priva dell’infortunato Domizzi (out per un mese); la pochezza dell’attacco bianconero formula 2, cioè con Muriel al fianco di Di Natale nel quadro di un 3-5-2. Tanto che nella ripresa, una volta sostituito il lunatico colombiano con un trequartista, ecco che almeno nel possesso palla l’Udinese è riuscita a farsi sentire. Le critiche sono piovute sul capo dei bianconeri soprattutto per questi due aspetti del gioco, non certo per la sconfitta contro la Juventus, una sorta di schiacciasassi quando gioca allo Stadium. Punti di domanda. Difficile capire perchè, in casa Udinese, all’interno della società, qualche voce (stonata) abbia voluto fare da scudo alla squadra senza “grandinate” in arrivo. Forse ci si sta accorgendo che manca un difensore centrale affidabile di riserva (che non può essere il giovane e acerbo Bubnjic)? Forse ci si rende conto che Muriel è ancora un terno al lotto? La risposta più lineare, dal punto di vista dei comportamenti, l’ha fornita per fortuna Strama, che ha sistemato la fuoriserie nella “galleria del vento” e ha lavorato: 1) Sulla difesa a quattro; 2) Sul doppio trequartista. Le scelte. L’idea è quella di disegnare sul campo del Friuli un albero di Natale robusto sulla mediana per poter aiutare la difesa e arginare il potenziale offensivo del Napoli sulla trequarti, dove Benitez può piazzare Callejon, Hamsik, Mertens, tre tenori alle spalle di Higuain, anche nel caso degli azzurri unica punta. Per questo due centrali difensivi piazzati a tenaglia bastano e avanzano; meglio fare densità a ridosso dell’area con gente capace di “incollare” le giocate avversarie e ripartire. Insomma, si tratta di scelte tattiche, non certo di bocciature, anche per Muriel, visto che, proprio per la necessità di non concedere la superiorità in mezzo al campo, è consigliabile utilizzare due trequartisti. I conti sono presto fatti: cinque centrocampisti da una parte, altrettanti dall’altra. Undici. Si dirà: in questo modo l’Udinese è nuovamente aggrappata al solo Di Natale. È un’osservazione giusta, ma obiettivamente il capitano è – numeri alla mano – l’unico vero terminale offensivo nelle mani di Stramaccioni. Tanto vale metterlo nelle condizioni ideali per rendere al massimo. Alle sue spalle, dunque, Bruno Fernandes e Kone, come è successo nella ripresa dello Stadium, con una diga però alle spalle, stavolta: Badu, Guilherme e Allan sono davvero tre mediani capaci di aiutare la difesa e ripartire. Difesa a quattro davanti a Karnezis, con una novità a sinistra dove c’è spazio per Piris, mentre a destra ci sarà sempre Widmer che, tuttavia, dovrà “stringere” per avvicinarsi a Hertaux e Danilo al centro. Ecco la formula 1 pronta per il Gp con il Napoli.

Fonte : Pietro Oleotto - Messaggero Veneto
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