Michu: "Per Benitez gioco anche in porta. Il San Paolo mette i brividi"

26.07.2014
15:45
Lorenzo Sorianiello

Le prime parole di Michu da quando è a Napoli sono giunte solo ieri, quando ha sostenuto la conferenza stampa di presentazione a Dimaro. Ecco l'intervista di ieri, come la riporta l'edizione odierna del quotidiano "La Repubblica"

Otto giorni di Napoli: com’è il suo primo bilancio?
«Ho trovato un gruppo unito e competitivo, in cui farò tutto il possibile per integrarmi in fretta. Sono arrivato per tornare subito al massimo della forma e disputare una stagione positiva. In Italia ci sono tante squadre forti, ma vogliamo lottare per tutti i traguardi ».
Michu che contributo può dare?
«Vorrei segnare tanto, ma sarò soprattutto a disposizione della squadra, eventualmente anche mettendomi i guanti per andare in porta».
Ma il suo ruolo preferito qual è?
«Mi trovo meglio alle spalle della prima punta, ma giocherò dovunque vorrà Benitez. Rafa è uno dei migliori allenatori al mondo, sono a sua totale disposizione».
Conosce le insidie della serie A?
«La seguivo dalla Premier inglese e mi ha sempre fatto un’ottima impressione. Ho visto che due miei connazionali come Callejon e Llorente hanno fatto molto bene e voglio seguire la loro strada».
Ha seguito anche il Napoli, dall’Inghilterra?
«Ho visto i miei nuovi compagni nelle partite europee. E l’urlo del San Paolo per le partite di Champions mi ha messo i brividi, anche se quando lo Swansea è venuto a Napoli ero infortunato e non ho potuto partecipare alla trasferta. Ora sto bene».
Ma perché la chiamano Michu?
«È un nomignolo che mi porto dietro da quando ero un bambino: senza un significato specifico ».
Che significato ha venire in prestito al Napoli, invece?
«Vengo per restare a lungo. Il mio obiettivo è competere ai massimi livelli e provare a vincere ogni partita».
Ai tifosi cosa promette, Michu?
«Mi identifico molto con la tifoseria, spero che arriveranno tanti gol e soprattutto di segnarne molti contro la Juventus».

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