Ultras Juve True Boys, il leader sfida il razzismo in curva: "Napoli non si tocca! Siete dei codardi e amici Digos" [VIDEO]

21.09.2019
10:15
Redazione

E' allerta massima per il tifo in Juve-Verona dopo gli ultimi arresti di esponenti ultrà del mondo bianconero legati alla malavita e denunciati dal club di Agnelli. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport scrive: "Alto è, comunque, il rischio di sciopero del tifo perché solo una parte degli ultrà ha deciso di esserci: fuori, invece, possibili presidii e striscioni contro la società. Tra gli effetti di Last Banner anche il riaccendersi di pericolose rivalità interne e anche su questo oggi è massima allerta: i True Boys, ad esempio, hanno lanciato una minaccia pubblica a Tradizione (il cui capo, Umberto Toia, è agli arresti) per il predominio nel primo anello. E per evitare cori razzisti contro Napoli: «Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost. Volete la tarantella? E noi ve la diamo…», ha scritto in Rete il loro capo Davide Nouaimia Bonavita, napoletano emigrato in Germania".

Sulla pagina Facebook dei True Boys Juventus, gruppo di tifosi bianconeri il cui leader è un napoletano emigrato in Germania, è comparso un video in cui il leader si è mostrato contrario ai cori contro Napoli e il Sud: "Chi canterà adesso contro la città di Napoli, ma anche le altre città del Sud, vi siete ingrippati, vediamo se cantate ancora contro la città Napoli. Della squadra non me ne frega un cazzo, la schifo a morte. Napoli, però, non si tocca, non la facciamo toccare. Voi del primo anello, vi sfido tutti, non me ne frega chi siete voi, vi faccio vedere chi siamo noi, chi sono io. Già non vi abbiamo fatto cantare in alcune partite. Vi ricordate quando vi abbiamo impedito di scavalcare per andare in tribuna a rompere alla famiglie? La Digos già tremava. Non è giusto andare a rompere alle famiglie. Le donne e i bambini non si toccano. Avete la palle? E venite da papà. Prendetevela con me. Io sono pronto, vi ho fatto vedere dove abito. Noi siamo contro il razzismo, siamo stati il primo gruppo a mettere la scritta Respect sulla maglietta. Voi del primo anello, se avete le palle venite. Volete le tarantelle? e noi ve le diamo. A voi del primo anello poi vi insegnerò anche a parlare napoletano. Un gran vaffanculo a tutti".

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