Napoli-Roma, come si ruppe il gemellaggio? CdM racconta i retroscena di quel giorno
Napoli-Roma, c'era una volta il "Derby del Sole". Oggi il Corriere del Mezzogiorno racconta come nacque e soprattutto come finì lo storico gemellaggio tra le tifoserie di Napoli e Roma, ora acerrime rivali.
Nel racconto che fa il Corriere del Mezzogiorno, gi nella stagione 1930-1931 "tra le opposte tifoserie cominciò a non scorrere più buon sangue", anche se "le sfide si sostanziavano, però, sempre in un clima di cordiale amicizia anche per la vicinanza delle due città". Un'amicizia che divenne vero e proprio gemellaggio tra gli anni Settanta e Ottanta, spezzato definitivamente il 25 ottobre 1987 allo stadio Olimpico.
Come si ruppe il gemellaggio? Lo racconta il CdM.
Come accade prima di ogni incontro, le due curve avrebbero dovuto scambiarsi le bandiere, in segno di amicizia. Quando il rappresentante della tifoseria napoletana allunga il vessillo al romanista inaspettatamente, questi rifiuta lo scambio, insultandolo platealmente. La versione offerta dalla curva giallorossa è però diversa: secondo i tifosi della Roma quell’episodio fu soltanto una piccola scaramuccia tra due persone che non rappresentavano il pensiero di una intera tifoseria.
L’esultanza di Salvatore Bagni, centrocampista del Napoli, al gol del pareggio dei partenopei, in una sfida giocata fuori casa, a Roma, inasprì ulteriormente gli animi. Gli azzurri, sotto di un gol e di due uomini per via delle espulsioni di Careca e Renica, trovarono nella ripresa un insperato pareggio grazie al gol di Francini su assist di Maradona. Da lì il gesto poco ortodosso del calciatore del Napoli, alla curva Sud della Roma che fece infuriare i tifosi giallorossi. E fu l’inizio dell’inimicizia.