Napoli, solo il Parma ha fatto peggio tra le mura amiche. Non esiste più il fattore San Paolo!

25.11.2014
21:50
Redazione

C’era una volta il fattore campo. Il San Paolo non solo era fortino, ma anche il caro stadio amico dove era difficile fare gol. Per tutti. C’era una volta, e di sicuro non è questa stagione. Il Napoli che tiene botta al terzo posto in classifica, ha subito ben dieci gol in casa. Peggio ha fatto soltanto il derelitto Parma, ultimo in classifica e con 14 reti incassate al “Tardini”. Ma il paragone tra Napoli e Parma non si può fare. La squadra di Donadoni è allo sbando, quella azzurra cerca di rilanciarsi e di trovare una sua identità, ma soprattutto quella continuità che è mancata fino a questo momento. Dal Palermo, 21 settembre scorso, al Cagliari, poco più di due mesi dopo. Tre gol presi e in due partite fanno già sei. Più altri quattro, coincisi con risultati non sempre entusiasmanti, anzi. La sconfitta col Chievo la dice lunga, ma anche le vittorie con Torino e Verona non hanno visto la porta di Rafael inviolata. La peggiore difesa interna dopo quella del Parma: c’è qualcosa che non va. Il San Paolo dovrebbe essere sfruttato meglio. Va bene che il motto di Benitez rimane “Facciamo un gol in più degli altri”, ma questo motto va bene finché si vince. E andando avanti con questa filosofia si vincono molte battaglie, ma forse si perde la guerra. Guai a dirlo a Benitez, che del resto ha vinto eccome con la sua filosofia di gioco che è stata sempre immutata. Qualche correttivo va preso, soprattutto per le gare interne. Anche perché il Napoli ha un altro brutto difetto: gli azzurri subiscono tantissimi gol di testa. Numeri da squadra pericolante, ma il problema dei gol incassati di testa sta diventando pesante. Un limite evidente che il Napoli deve arginare. Benitez è ancora alla ricerca di una soluzione per evitare così tanta sofferenza sulle palle alte. Lo scorso anno c’era Fernandez che di testa le prendeva quasi tutte. Magari non era un fenomeno in difesa, ma in area di rigore dava una mano, e nel girone di ritorno è stato il migliore dei due centrali. Senza di lui è rimasto Albiol che non ha nel colpo di testa la sua dote migliore, e anche Koulibaly non ha nelle palle alte la sua miglior attitudine. Anzi, il francese sembra meglio in avanti che in difesa, almeno quando si tratta di intercettare le palle aree. E nella stagione seguente era un certo Edinson Cavani il miglior “difensore” in area azzurra nei colpi di testa. Il Matador dava sempre una mano indietro, e soprattutto sui calci piazzati, dove il Napoli attuale soffre moltissimo. Higuaìn non ha quel tipo di caratteristiche, e le “spazzate” di testa che faceva servirebbero anche oggi. Gol incassati al San Paolo e reti subite di testa: due tra le emergenze che il Napoli deve tamponare al più presto. Anche le palle inattive sono un problema e Benitez lo sa. L’obiettivo è trasformare la rabbia in grinta agonistica.

Fonte : di Giovanni Scotto per Il Roma
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