Nessuno come Higuain negli ultimi 28 giorni: né Tevez né Callejon al livello dell'argentino azzurro

25.11.2014
17:10
Redazione

“Give me five”. Dammi il cinque. E lui era già lì. Col piede pronto, come fosse il palmo della mano. “Give me five”. “All right”. Higuain il Jovanott(o)i napoletano. Cinque giornate di fila. Segnando sempre, in tutti i modi e più degli altri. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, nessuno come Pipita negli ultimi ventotto giorni. Sette reti in campionato, e potevano essere anche di più. Il rigore di Bergamo, qualche bandierina di troppo tirata su e un po’ di parate e pali sparsi. Pipita settebellezze. Più degli altri dall’ottava giornata in poi. Più di Tevez, il capocannoniere. Più di Callejon. Che è a otto reti e senza mai andare dal dischetto. Ma l’ultimo l’ha segnato con la Roma. Si è fermato. Pipita no. Va come un treno. E fa la sua corsa. Pure quando il Napoli rallenta, lui accelera. Non si tiene. Ha mollato il freno il ventisei ottobre contro il Verona e da lì è un frecciazzurra. Basta lanciarlo. La catapulta col Cagliari, l’ha fatta Ghoulam. L’algerino l’uomo dello schema alternativo, le mani dell’assist che non ti aspetti. Esclusivo. Fallo laterale, quaranta metri di getto e difesa spiazzata. Era accaduto già a San Siro con Callejon. Stavolta, ecco il Pipita. Scatto, guizzo e palla in rete. Sette gol in cinque partite. Uno dietro l’altro. Con la potenza di chi neanche sembra doversi sforzare. Quasi per inerzia. Per fisiologica superiorità rispetto agli altri. Per quel suo essere top player naturalmente. Il “vero nueve” coi piedi del 10. La sintesi del centravanti moderno. Se c’è, se è la sua giornata ...parti 1-0. Un golletto lo fa sempre. Se no, bene pure un assist. Quattro quelli stagionali. Preferibilmente d’esterno. Comunque di classe. La qualità è il suo copyright. Gonzalo Higuain il bello del calcio. Trentaquattro gol da quand’è a Napoli. Dieci già questa stagione. Con la lode, ovvio. 

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