Nicola: "Il Napoli ha una nuova identità: Ancelotti ha cambiato gioco, calciatori messi nella condizione ideale di esaltare la propria spontaneità"

25.09.2018
11:50
Redazione

Davide Nicola, ex allenatore del Crotone, ha parlato ai microfoni di Tuttosport: Nel calcio moderno un allenatore di quante persone ha a disposizione nel proprio

Davide Nicola, ex allenatore del Crotone, ha parlato ai microfoni di Tuttosport:

Nel calcio moderno un allenatore di quante persone ha a disposizione nel proprio staff? «Lo staff per un allenatore è fondamentale perché è la prima espressione nel lavoro di gruppo, uno staff unito che trasmetta gli stessi messaggi è la prima forma di coerenza per gli obiettivi da raggiungere. Il numero può variare, ciò che importa è ricoprire 5 aree. Quella tecnico-tattica, fisica, psicologica e delle performance, comunicativa. Da sempre io lavoro con la mia squadra ma esistono club che hanno al proprio interno dei singoli responsabili validi. Il mio staff condivide una filosofia di calcio organizzato, propositivo, aggressivo e dinamico. Ma nei nostri allenamenti sono fondamentali i giochi di strategia posizionale che permettono di utilizzare con facilità più moduli perché alla base ci sono i principi di gioco. Guardiamo la Juventus di Allegri, per esempio, può cambiare continuamente assetto ed è imprevedibile. Lo stesso in parte si può dire del Napoli di Ancelotti che sta gradualmente cambiando la squadra di Sarri senza dare un’unica identità al proprio modo di giocare, risultando così molto difficile da decifrare».

Quale A: solito strapotere Juve? «Premetto che bisogna aspettare una decina di partite per provare a pesare con una certa precisione il valore delle squadre. Non sono sorpreso dal vedere la Juve a punteggio pieno. Il Napoli ha cambiato allenatore e gioco e devo dire che nelle ultime partite ho visto un modo di stare in campo non così definibile e quindi una nuova identità capace di trasformarsi con i giocatori messi nella condizione ideale di esaltare la propria spontaneità in un gioco organizzato. In questo senso vedo un po’ i principi di Allegri che reputo bravissimo e non solo perché siamo stati compagni di squadra nel Pescara. La Spal sta andando oltre le aspettative ma è presto per fare i conti».

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