Nino D'Angelo: "Rosico molto nel non vedere il Napoli quest'anno lottare per lo scudetto: i miei due consigli di mercato a De Laurentiis"

21.07.2020
13:30
Redazione

Nino d'Angelo a Tuttosport

Ultimissima Napoli - L'edizione odierna di Tuttosport ha intervistato Nino D'Angelo

"Arrivo proprio dalla partita del Napoli contro l’Udinese, dove siamo riusciti ancora una volta ad imporci per 2 a 1, grazie soprattutto a quel fenomeno di allenatore che abbiamo, che con la sua visione di gioco, è riuscito con tre cambi azzeccati, a far sua la gara, mentre campioni come Milik, Politano, Callejon, Mertens e Insigne, hanno dato, insieme a tutta la squadra, il massimo, per poter vincere la gara. Sa, in questa fase di campionato, non bisogna dare mai nulla per scontato. Guardi la Lazio: sino a dicembre, prima del lockdown, era l’antagonista numero uno della Juventus. Sarà di nuovo la Juventus a vincere lo scudetto. D'altronde è la squadra più forte di tutti, con alle spalle una società solida e soprattutto dove girano molti soldi. Sa una cosa? La Juve, comunque mi è proprio antipatica, e da quando Sarri e Higuain, hanno lasciato Napoli, ancora di più". 

Un po’ di invidia, perché il Napoli quest’anno non può competere a vincere una altro scudetto? 

"Rosico un po’, quello sì, ma a noi napoletani, nessuno toglierà mai, quella meraviglia che abbiamo vissuto nell’87 e nel ’90 con la conquista di ben due scudetti, che ne valgono mille degli altri, perché sono stati impagabili, meravigliosi, con un Maradona, che ti ha incantato per tutto ciò che ha dato e fatto nel Napoli; i nostri due scudetti, non avevano soltanto una valenza sportiva, ma anche sociale. Era la vittoria di un’intera citta, il riscatto finale". 

Era l’era Ferlaino. Nostalgia per quel periodo? 

"No, perché abbiamo vinto tutto. Adesso ho molta stima per l’attuale presidente de Laurentis, lo considero un uomo retto, passionale, e intelligente, che ha saputo risollevare la società e riportarla a livelli molto alti. Di lui ho davvero grande stima, e se mi posso permettere, gli consiglierei di non cedere Milik e Callejon. Sono indispensabili alla squadra, così come lo è Gattuso, un tecnico che a Napoli ha trovato il suo vero habitat, è sanguigno, irruente, deciso, ma soprattutto parliamo di un allenatore che sa il fatto suo, che ha obiettivi da raggiungere e non molla mai. L’uomo giusto per questa squadra". 

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