Non è colpa solo di Guardiola, ecco cosa ha risvegliato i 'mocciosi di Van Bronckhorst'

07.12.2017
08:30
Redazione

La verità è che il Napoli gli ottavi li ha persi a Kharkiv alla prima giornata, non ieri sera a Rotterdam contro un Feyenoord che la vittoria se l’è meritata appieno, e soprattutto non per colpa di Guardiola e il suo City: questo succede quando metti il destino nelle mani anzi nei piedi degli altri. Certo, Pep aveva illuso un po’ tutti fra sms d’incoraggiamento a Sarri e proclami battaglieri, «ce la metteremo tutta», «noi vogliamo vincere sempre», «arriveremo a 21 di fila», ma non ha molto senso prendersela con lui, anche se dopo mezz’ora lo Shakthar in Ucraina stava già avanti 2-0. Come scrive Il Corriere della Sera:

"Non proprio una prova da leoni, già, ma domenica c’è il derby di Manchester ed era inevitabile che l’approccio dei Citizens ne fosse ampiamente condizionato: l’errore, forse, è stato prenderlo troppo sul serio il Pep, credere che l’impresa combinata fosse più facile di quanto fosse davvero. I due gol di Bernard e Ismaily hanno messo fine contemporaneamente a due partite, per quanto distanti una dall’altra 2.547 chilometri: il Napoli, che fino a quel punto stava avanti, lì ha come spento la luce e ha di fatto smesso di giocare. E sì che il gol dell’illusione lo aveva messo a segno subito, dopo 90 secondi, con un destro di Zielinski che ha risolto un mischione in area e s’è infilato sotto la traversa di Vermeer. Fino almeno a metà del primo tempo non c’è in realtà mai stata davvero partita, la squadra del popolo ha iniziato a imbarcare acqua come spesso fanno le squadre olandesi: piene zeppe di ragazzini di talento che i club mettono in vetrina proprio in partite come queste per poi rivenderli prima dei 20 anni, inevitabilmente pagano il contraccolpo mentale quando le cose non vanno come vorrebbero. Che è poi la stessa ragione per la quale si risvegliano di soprassalto quando il vento invece gira. È infatti esattamente quello che è successo quando a un certo punto i mocciosi di Van Bronckhorst hanno visto sulle facce dei napoletani l’espressione cupa e rassegnata di chi era venuto a sapere che era sostanzialmente tutto finito".

Notizie Calcio Napoli