La nuova riforma del calcio
La nuova riforma del calcio

Nuova riforma nel calcio: dalle celle di sicurezza negli stadi al Daspo ampliato

13.09.2017
11:50
Redazione

«Uno stadio più sicuro, dove anche le famiglie possano andarci senza timore». È questo l’obiettivo della «riforma del calcio» alla quale da inizio 2017 sta lavorando Marco Di Lello, coordinatore del Comitato «mafia e sport» e segretario della Commissione parlamentare Antimafia. «Più riduciamo la presenza della criminalità all’interno degli stadi, più sarà possibile avvicinarci al modello inglese - dice il deputato Pd». Un modello invidiato da tutto il mondo, che spesso nel nostro Paese viene invocato per rimettere ordine nello sport più popolare. Dopo aver ascoltato alcuni dei personaggi più importanti del mondo del calcio - dai presidenti del Coni e della Figc Malagò e Tavecchio ai presidenti della Lazio, del Genoa e del Napoli Lotito, Preziosi e De Laurentiis passando per Damiano Tommasi (presidente dell’Aic), diverse procure (come Torino, Roma, Catania e Napoli) oltre al capo della Polizia Gabrielli - e ora il turno del ministro dello Sport Luca Lotti. «Vogliamo cambiare il sistema che sta alla base della tessera del tifoso, ampliando i Daspo: l’obiettivo è identificare i tifosi non buoni per impedire che entrino negli stadi». «Negli stadi ci saranno delle celle di sicurezza -aggiunge Di Lello- visto anche il ripristino del reato di arresto in flagranza differita (entro 48 ore) previsto dal decreto Minniti». Lo riporta Il Corriere del Mezzogiorno.

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