Orsato vive sotto scorta, paura a Recoaro! L'arbitro sorvegliato dai Carabinieri: "I miei bambini sono agitati"

01.05.2018
09:10
Redazione

Paura per Daniele Orsato, arbitro di Inter-Juventus che ha fatto discutere per le decisioni arbitrali prese ed aspramente criticato da tutti i tifosi, quelli di

Paura per Daniele Orsato, arbitro di Inter-Juventus che ha fatto discutere per le decisioni arbitrali prese ed aspramente criticato da tutti i tifosi, quelli di fede nerazzurra su tutti. Daniele Orsato abita a Recoaro, in contrà Parlati, racconta l'edizione odierna del Corriere di Verona, ma è ben protetto.

SCORTA A RECOARO PER ORSATO

Ci sono inoltre ben 33 'Orsato' di Recoaro e c’è pure una contrada (gli Orsati appunto) che li ha generati tutti. Minacce continue, per questo motivo i carabinieri hanno istituito una pattuglia che monitora la contrada. Sì, una sorta di scorta come racconta il corriere veronese: "I carabinieri hanno allestito un discreto ma attento servizio di vigilanza, una pattuglia, ogni tanto, fa il giro della contrada".

ORSATO NON RILASCIA DICHIARAZIONI

La moglie di Orsato, incontrata a Recoaro, si ferma a chiacchierare: "No, non rilascio dichiarazioni. Non dico niente». Paura? «Ma non lo vede come siamo messi qui?» Lo dice con un rapido gesto della mano. Qui, all’apparenza non c’è niente di cui preoccuparsi, montagne, prati trionfanti di verde, non una macchina che passa. «Ecco, noi siamo messi così. Se vuole parlare con mio marito aspetti qui fuori".

Daniele Orsato arriva all’improvviso da dietro e anche lui ricaccia i bambini in casa: «Sono agitati e non voglio che si preoccupino». Preoccupazione? «Telefoni alla federazione e chieda, io di mio non dichiaro niente». E poi, anche lui, fa quel gesto eloquente di uno che mostra l’invisibile: «Non lo vede come siamo messi?». Come raccontano da Verona, il coordinatore Rizzoli al telefono gli ha proibito di aggiungere qualsiasi dichiarazioni a quanto è stato già detto. La famiglia Orsato si sente minacciata, sovrastata da una nube d’odio che buca l’idillio di un paesetto ed entra in casa fino a sconvolgerti l’esistenza. Daniele Orsato ha le spalle larghe, parla con la perentorietà di un arbitro: «Non sono su Facebook, non sono da nessuna parte».

ORSATO, LO JUVENTINO ROBERTO NON E' IL FRATELLO: I DETTAGLI

Inoltre, gli odiatori a distanza nella foga si sono sbagliati: Daniele Orsato non ha un fratello juventino, Roberto non è neanche suo cugino e fa il pizzaiolo in centro. Condividono il paese e l’amicizia, ma niente di più. In comune hanno inoltre una foto su Facebook insieme, in cui mostra la lingua e indossa la maglia della Juve. "Con le foto ha tappezzato anche la saletta del ristorante e questo gli ha meritato l’anatema, gli hater si sono scatenati, i segugi dell’odio l’hanno trovato, scoperto, ne hanno invocato la morte, tempestata di insulti e minacce irriferibili anche la madre invalida che sventuratamente alzava la cornetta. Roberto, il falso fratello di Daniele questa mattina andrà dal suo avvocato. «Non faccia il nome del mio ristorante, temo il peggio, non ha idea di cosa ci è arrivato addosso, a me e a mia moglie, a mio suocero e a mia madre invalida, odio e minacce». Le telefonate più oscene arrivavano da Napoli, per i cretini il fatto che sua moglie e il suocero siano napoletani era la prova decisiva".

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