Parla l'esperto in economia: "I numeri dicono Napoli più che Bilbao, ma senza stadio e vivaio non andranno lontano gli azzurri"

23.08.2014
12:00
Fabio Cannavo

E’ il mago dei bilanci, quelli che poi appassionano sempre più i tifosi. Che oltre a seguire la palla sul campo, già da un po’ di tempo vogliono vedere il calcio da tutte le possibili angolazioni. E Luca Marotta, dottore commercialista di Gioia del Colle, revisore contabile, consulente aziendale, di analisi finanziare dei club di calcio ne ha fatte oltre cento nel seguitissimo blog personale “Appunti di Luca Marotta”. Spaziando dal Napoli (appunto), al Bayern Monaco, Barcellona, Real Madrid, ma anche Liverpool, Santos , Corinthians e Galatasaray. Anche l’attuale responsabile dell’area comunicazione del Napoli, Nicola Lombardo, a suo tempo, quando era ancora legato a Sky, gli chiese pareri ed analisi. Nell’avvicinarsi del fatidico ritorno di Bilbao, s’è reso autore di uno studio comparativo fra i bilanci dei due club contrapposti. Marotta ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport.
Dottor Marotta, ma è vero che chi fattura di più vince? 
«Non sempre. Vedi esempi come Simeone con l’Atletico Madrid. E poi l’attualità ci dice che c’è differenza di fatturato fra il Napoli e l’Athletic Bilbao, a netto favore dei primi, eppure gli azzurri potrebbero uscire dalla Champions». 
Lei dunque pensa che il Napoli non ce la farà? 
«Non ho detto questo. Ma giocare al San Mamés è un po’ come giocare a Catania. Laddove è difficile vincere per chiunque». 
In che consiste la differenza fra i bilanci dei due club in questione? 
«Risulta evidente la differenza economica, finanziaria e patrimoniale a favore del Napoli. In particolare, il Napoli registra un maggior fatturato ed ha un totale dell’attivo maggiore, che è pari a 136,7 milioni, mentre quello dell’Athletic a 89,4 milioni. I partenopei risultano soccombenti solo per quanto riguarda le infrastrutture sportive». 
Entrando più nel dettaglio? 
«Tra i ricavi dell’Athletic risultano le quote associative, mentre il Napoli è una Spa. Ma gli azzurri prevalgono per ciò che concerne i beni intangibili (la rosa), il cui valore contabile netto è sui 50 milioni, mentre quello degli avversari non arriva a 20. Per i beni tangibili (vedi ricavi stadio) inclusi nelle attività non correnti, i baschi si attestano sui 40,7, mentre il Napoli a 18,5. C’è da precisare che il Bilbao ha concorso con 50 milioni alla realizzazione del San Mamés, mentre il Napoli non è in possesso di infrastrutture sportive». 
Conclusioni? 
«Sembrerebbe privilegiato il Napoli. Ma a lungo termine, non investire su beni tangibili, come lo stadio, potrebbe ritorcersi contro. Puntare anche sul vivaio aiuterebbe gli azzurri, abili però ad assicurarsi mega-plusvalenze con le cessioni di Lavezzi e Cavani. A mio avviso, poi, prima dei preliminari bisognava abbandonare la prudenza, facendo qualche investimento di peso». 

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