Parma e Chievo in B: durissime le richieste della Procura, Campedelli rischia per le plusvalenze fittizie

18.07.2018
14:10
Redazione

La stangata, come previsto, per il Chievo è arrivata intorno alle 18 dopo due ore di dibattimento. Ha usato il pugno duro la Procura della Figc guidata

La stangata, come previsto, per il Chievo è arrivata intorno alle 18 dopo due ore di dibattimento. Ha usato il pugno duro la Procura della Figc guidata da Giuseppe Pecoraro che ha chiesto 15 punti, da scontare nella stagione 2017-18, ovvero con valore afflittivo, e 36 mesi di squalifica per il presidente Luca Campedelli. Stessa richiesta anche per il Cesena, che in serie B si era salvato ma che ora è fallito. La penalizzazione di quindici punti nasce dalla richiesta di 5 punti per le tre stagioni al centro delle presunte plusvalenze fittizie. Se il Tribunale dovesse accogliere quanto proposto dall'accusa, il Chievo (i veneti si sono salvati con 5 punti di vantaggio sul Crotone retrocesso), finirebbe in serie B.

Plusvalenze fittizie, la Procura indaga sui trasferimenti

Come evidenzia Il Mattino:

"Il processo riguarda le plusvalenza fittizie fatte dalle due squadre negli ultimi tre anni. Materiale bollente nelle mani della Procura che ha messo sotto la lente quindici trasferimenti che hanno coinvolto 30 giocatori tra cui 24 giovani. Dalle carte emerge che il valore congruo di vendita sarebbe di 4 milioni, Chievo e Cesena (responsabilità diretta) hanno chiuso le trattative per 70 milioni. Circa il 1650% di aumento con un guadagno netto di 66 milioni. I dati sono stati ricavati grazie all'estrazione dalla «nota integrativa» dei bilanci delle due squadre i dati relativi alla voce plusvalenze. Una parolina che nasconde vuoti e magagne. E allora scorrendole si notano valori in costante crescita. Ad esempio il Chievo vede nel 2014 un cifra superiore ai 7 milioni, nel 2015 diventa 13 milioni, nel 2016 sale a 19 e lo scorso anno arriva a 21,5 milioni. La prima richiesta, se accolta, farebbe sfumare la promozione della formazione gialloblù e in questo caso potrebbe subentrare il Palermo, accolto al processo per il suo interesse diretto (ma a sua volta rischia il deferimento per illecito amministrativo). Per Calaiò, invece, la richiesta è di 4 anni di squalifica e 50mila euro di ammenda".
 

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