Per Sarri è ancora 'battesimo': la prima del Palermo è diventata abitudine

29.01.2017
14:45
Redazione

Chissà se in passato, anche solo per un istante, nel polverone del caos, Zamparini avrà pensato a Sarri come prossimo – e fugace, s’intende – allenatore del Palermo. È l’abitudine atavica a tradirlo, il desiderio sempre più forte di risolvere i problemi col cambiamento, come se bastasse quello per riuscirci, anche solo parzialmente, incurante delle altre cause – ben più determinanti – alla base di ogni eventuale difficoltà.

BATTESIMI. Intanto per la terza volta consecutiva il Napoli battezzerà il nuovo allenatore del Palermo. È già successo nella gara di ritorno dello scorso anno e in quella di quest’anno, all’andata, allo stadio Barbera. Storie diverse e coincidenze che si ripetono. Un anno fa, alle porte della primavera, Iachini se ne andò dopo l’ennesima discussione con Zamparini. Al suo posto arrivò l’ex Novellino che, al debutto con gli azzurri datato 13 marzo scorso, s’arrese al calcio di rigore di Higuaìn. In totale durò appena quattro partite, poi l’esonero. Quest’anno un’altra vecchia conoscenza del Napoli s’è accomodato in panchina ad un passo dal match con gli azzurri. Ad inizio settembre la rescissione di contratto di Ballardini aveva spalancato le porte a Roberto De Zerbi (poi esonerato a fine novembre), ko in casa per 3-0 sotto i colpi di Hamsik e Callejon (doppietta).

INSIDIE. Toccherà oggi a Diego Lopez inaugurare il nuovo corso. Sarri non vuol sentir parlare di “vantaggio” perché, dall’alto della sua esperienza, sa bene che in questi casi l’adrenalina e le motivazioni del cambio in panchina potrebbero eclissare l’incidenza tecnica ed ogni eventuale aspetto tattico che penalizzerebbe i siciliani. L’allenatore del Napoli non si fida del Palermo ed infatti sarà incuriosito dalla prima idea di gioco dei rosanero. Quando una squadra cambia allenatore s’allontana dalla precedente filosofia: Diego Lopez ha avuto appena tre giorni di tempo per conoscere i calciatori e prepararli alla sfida del San Paolo, dunque è tutt’altro che certo – ad esempio – il modulo che utilizzerà per provare ad opporsi alla forza del Napoli inarrestabile di questo spicchio d’anno nuovo.

Fonte : Il Roma
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