Più verticalizzazioni, meno possesso e già 20 giocatori impiegati in 6 partite: ecco il nuovo Napoli di Ancelotti

24.09.2018
10:30
Redazione

Appena venti minuti per spazzare via un Torino sorpreso e spaventato. Come sottolinea l'edizione odierna de La Repubblica, la metamorfosi degli azzurri

Appena venti minuti per spazzare via un Torino sorpreso e spaventato. Come sottolinea l'edizione odierna de La Repubblica, la metamorfosi degli azzurri si sta realizzando con una velocità e una naturalezza sorprendenti. Soprattutto per la discontinuità sempre più marcata rispetto alla gestione precedente, di cui Carlo Ancelotti aveva invece garantito di voler fare tesoro.

Il nuovo Napoli sta invece nascendo con una filosofia opposta, anche se mascherata dalla diplomatica bugia che ha addolcito la staffetta in panchina. Così dopo sei gare tra campionato e Champions League, sono già 20 i giocatori che hanno avuto una chance. Tutti tranne il nuovo acquisto Kevin Malcuit, che dovrebbe però esordire mercoledì con il Parma. Ieri inevce è toccato a Marko Rog e Sebastiano Luperto, che hanno permesso di tirare il fiato ad Allan e Mario Rui. Ma il tecnico, pure grazie alle rotazioni, si è assicurato lo stesso uno standard di rendimento molto elevato.

Ieri gli azzurri hanno anteposto le verticalizzazioni al possesso palla, hanno messo in crisi i rivali con i continui interscambi tra gli attaccanti e all’occorrenza si è difeso pure nella sua area di rigore abbassando molto la prediletta linea di Sarri. Non tutto funziona ancora alla perfezione, vedi la rete granata, ma i benefici e soprattutto la mano del mister iniziano a vedersi. 

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