Pochi azzurri e tanti poliziotti, la tragica notte cominciata con un tifoso accoltellato. L'avvocato: "Temevamo di peggio"
I tre tifosi azzurri fermati ad Istanbul e mandati a giudizio davanti al Procuratore cittadino con l’accusa di aver ferito una «guardia» della sicurezza nazionale turca prima della partita contro il Besiktas sono stati prosciolti e liberati, riporta il Corriere del Mezzogiorno. Finisce così la pessima trasferta degli ultras Giuseppe Nota, Emanuele Iasivoli e Massimiliano Alba. Il loro avvocato, Emilio Coppola, ringrazia il console generale Federica Ferrari Bravo sui social alla notizia del rilascio: "Temevamo di peggio e al minimo un Daspo internazionale. La rete metropolitana è controllata non solo dal personale ma dalle guardie speciali di Erdogan, o almeno è quel che ci ha spiegato il Consolato". All’arrivo all’aeroporto poche centinaia di tifosi azzurri trovano ad attenderli un numero quasi pari di poliziotti, ma è in quei momenti che S.V. viene accoltellato in metro, "anche lui velocemente accusato e liberato. Ssembra sia andata così: la polizia turca avrebbe fatto qualche carica di alleggerimento per evitare contatti tra i napoletani e tifosi del Besiktas, ma una bottiglia avrebbe ferito una guardia speciale - è quel che hanno riferito le autorità al Consolato - e sono seguite altre cariche".