
Processo morte Maradona, l'ex legale storico di Diego: "Prendeva pillole come caramelle. Lo controllavano per la dipendenza da alcol e invece è morto d’infarto"
La testimonianza del legale Stinfale al processo per la morte di Maradona
Napoli - Victor Stinfale, legale storico di Maradona, in occasione dell’undicesima udienza del processo per la morte dell’argentino che si sta svolgendo da inizio marzo al tribunale penale di San Isidro, ha rilasciato la sua testimonianza:
"Leopoldo Luque? Non volevo fosse lui a operarlo. Ho anche minacciato di buttarlo dalla finestra, lo ammetto. Mi aveva assicurato che l’operazione sarebbe stata semplice. Io non lo conoscevo, ma penso abbia dimostrato gelosia professionale. E poi sembrava più un amico che un medico. Sono anche convinto che se Veronica Ojeda si fosse preso cura di lui, non sarebbe morto.
L’ho visto nella casa di La Plata, avevamo organizzato una partita di calcio affinché potesse svegliarsi. Già allora lo vedevo depresso, era nascosto in una poltrona. Mi parlava della sua relazione difficile con Rocio Oliva e assumeva Alplax come caramelle".