Ventura sconsolato dopo l'eliminazione dell'Italia
Ventura sconsolato dopo l'eliminazione dell'Italia

Quella volta che il prof Ventura fu eliminato dai geometri: allenava la Pistoiese e insegnava. Gli allievi di allora: "Coma poteva portarci al Mondiale?"

21.11.2017
20:00
Redazione

Nelle ultime ore, su Facebook, si racconta un aneddoto che riguarda l’ex c.t. della nazionale Gianpiero Ventura. Tutto nasce da un post pubblicato il 12 novembre in cui il pistoiese Giacomo Nazareno Becheri riporta una battuta di un amico, proprio a proposito dell’ormai ex ct Ventura: «Ci fece perdere anche contro i geometri, che vuoi che ci porti ai mondiali?». «Dopo la sconfitta dell’Italia a Solna nell’andata dello spareggio — racconta il 45enne Becheri al Corriere Fiorentino— ho telefonato ad Alessio, mio vecchio compagno di squadra, per scambiare quattro chiacchiere sulla partita. Così, tra un ricordo e l’altro, è venuto fuori l’episodio di Ventura». Ma facciamo un passo indietro. Siamo nel 1991 e sul campo di terra del «Frascari» di Pistoia si sta per giocare un match all’«ultimo legamento» tra l’Iti «Fermi-Fedi» ed una compagine di geometri, nel più classico torneino provinciale tra scuole superiori. Mister Ventura, all’epoca, non può ancora permettersi di vivere di solo pallone, allenando in serie C2 la Pistoiese, e per questo lavora come professore di educazione fisica all’Iti della cittadina toscana, gestendone anche la rappresentativa calcistica. Nonostante l’abilità mostrata dal mister sulla panchina degli arancioni, le cose però non vanno come previsto. «Eravamo i favoriti — ha raccontato al sito «Must Review» Alessio, l’amico citato da Becheri su Facebook — Io militavo nella Beretti della Pistoiese ed ero felicissimo: per me la gara era un’importante occasione per farmi notare da Ventura. I geometri avevano soltanto un bravo attaccante che giocava nelle giovanili della Fiorentina: fu lui a condannarci col gol dell’1 a 0. Ventura? Ci aspettavamo qualche consiglio tecnico, invece si limitava solo a dire ai difensori di salire. Per questo, dopo la prima gara persa in Svezia, ho pensato: ma se non ci ha fatto vincere contro i geometri, come fa a portarci al mondiale?». «Per noi fu uno smacco — racconta il portiere di quel match, Daniele ValenteTra l’altro i geometri erano accanto al nostro complesso di viale Adua: un derby, in pratica. A segnarmi fu il mio amico Massimiliano Gori, che giocava appunto in viola».

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