Qui Milano - Multato Icardi prima della partenza per Napoli, ma stasera ci sarà. Escluso Podolski? Spazio anche per Nagatomo e Brozovic

04.02.2015
11:00
Redazione

Se non è l’ultima spiaggia, poco ci manca. L’Inter ha la necessità di rialzarsi dopo le sconfitte con Torino e Sassuolo che hanno fatto scivolare i nerazzurri al tredicesimo posto. La terza piazza è ad una distanza siderale (13 lunghezze da recuperare e ben 10 squadre da superare), quindi la Coppa Italia può essere il traguardo che mette una pezza ad una stagione fin qui travagliata e condizionata anche dalle polemiche di domenica scorsa, tra Icardi e i tifosi. Il centravanti è stato multato prima della partenza per Napoli e Mancini dimostra di condividere la scelta della società. «Ha sbagliato e gliel’ho detto — ha spiegato il tecnico nerazzurro — i tifosi sono così ovunque. Si esaltano dopo una vittoria e sono infuriati dopo una sconfitta. Icardi non doveva andare sotto la tribuna». Capitolo chiuso. Ma la fiducia nei confronti dell’argentino resta. Stasera sarà titolare nel 4-2-3-1 scelto dal tecnico interista per espugnare il San Paolo. «Farò un po’ di turnover». Il sacrificato dovrebbe essere Podolski. Hernanes, Kovacic e Shaqiri agiranno alle spalle del bomber. «Ci sarà spazio anche per Nagatomo e per Brozovic». Il croato agirà in mediana assieme a Kuzmanovic e sarà uno degli osservati speciali del big match di Coppa Italia. «Ci teniamo tanto — continua Mancini — questa è una gara secca e può succedere di tutto. Ce la giocheremo ». Massimo rispetto, dunque, nei confronti del Napoli ma non paura. «Assolutamente no, abbiamo le carte in regola per essere protagonisti». I tifosi si augurano che l’Inter riesca finalmente a calarle sul tavolo per sbaragliare la concorrenza. Mancini è fiducioso: «L’atteggiamento della squadra è giusto. Ragioniamo da grandi. Purtroppo commettiamo i soliti errori tecnici e prendiamo troppi gol. Con il Sassuolo c’è stata anche una reazione, ma non è bastata ». La ricetta è il duro lavoro. «Non possiamo abbatterci adesso, ce la stiamo mettendo tutta, i giocatori devono solo continuare così. Quando si cambia sistema di gioco dopo due anni, non è mai facile. Possono subentrare delle difficoltà e io ne ero consapevole. Ma la strada è quella giusta: ai difensori, ad esempio, chiedo di accettare l’uno contro uno e non di attendere bassi gli avversari. Stiamo cercando di creare qualcosa, serve tempo». Oppure una scintilla. Il Napoli è avvertito.

Fonte : Repubblica
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