Rafael, l'Europa League gli porta bene. Ha la fiducia di Benitez, superato il momento delle critiche. Basta rimpiangere Reina!

30.11.2014
07:00
Redazione

Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, dal freddo di Swansea, in Inghilterra, al gelo di Praga, nella Repubblica Ceca. E' trascorso quasi un anno dalla rottura dei legamenti al ginocchio destro (febbraio 2014) e Rafael è tornato sugli scudi. Grazie anche ai suoi interventi il Napoli ha conquistato il pareggio alla Generali Arena che garantisce l'aritmetica certezza di accedere ai sedicesimi di Europa League. Subissato di critiche in campionato, il portierone brasiliano si è riscattato in Europa League, la stessa competizione che gli frenò l'ascesa nove mesi prima. Sarà un segno del destino. Un'iniezione di fiducia importante per il giovane estremo difensore sudamericano già finito nell'occhio del ciclone per i troppi gol subiti finora: ventidue nelle diciotto gare disputate. Certo, non tutti per suo demerito ma tante per timore nelle uscite, scelte di tempo errate ed esitazioni negli interventi. Ora è atteso dal campionato. E già con la Samp sarà un altro esame impegnativo. Ma Rafael gode dell'incondizionata fiducia di Benitez e del suo staff. Può contare sulla stima della società e dei compagni. Deve solo superare le ultime remore dovute ad un infortunio non da poco. A sorreggerlo nel percorso di recupero anche la sua fede in Dio nonchè la stima del nuovo ct della nazionale verdeoro Carlos Dunga. Rafael prega prima, durante e dopo le partite. E le convocazioni nella selezione brasiliana aiutano molto sul piano psicologico. Altre serate come Praga e a Napoli nessuno rimpiangerà più Pepe Reina. 

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