Rapporti Juve-Mafia, Agnelli rischia grosso: condanne più robuste del previsto

19.03.2017
09:30
Redazione

L'edizione odierna dellla Gazzetta dello Sport approfondisce la questione legata ai rapporti mafia-Juventus. Il presidente dei bianconeri, Agnelli, sarà ascoltato dalle autorità giudiziarie per difendersi dalle varie accuse che gli vengono mosse. Inoltre, circa le possibili pene che potrebbero essere inflitte agli indagati la Rosea scrive: 

Il tenore del deferimento del procuratore della Figc, Giuseppe Pecoraro, nei confronti del presidente della Juve, Andrea Agnelli, e di altri tre dirigenti bianconeri (l’ex direttore commerciale Francesco Calvo, ora al Barcellona, il security manager Alessandro D’Angelo, il responsabile della biglietteria Stefano Merulla) lascia presagire richieste di condanne ben più robuste. Nel processo sportivo verrà richiesta l’inibizione per diversi mesi, il numero (almeno tre) dipenderà dalla responsabilità individuale. 

Per l'accusa il presidente Agnelli è accusato di violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità e dell’obbligo di osservanza delle norme e degli atti federali di cui all’art.1 bis, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva e dell’art. 12, commi 1, 2, 3 e 9 stesso Codice

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