Repubblica - Bari ha un portiere da record: solo due come Marfella dalla A alla D

16.10.2018
10:50
Redazione

Ora si capisce perché Carlo Ancelotti ha esitato non poco prima di liberarlo per il Bari. Davide Marfella avrebbe potuto fare il terzo portiere del

Ora si capisce perché Carlo Ancelotti ha esitato non poco prima di liberarlo per il Bari.
Davide Marfella avrebbe potuto fare il terzo portiere del Napoli e a 19 anni non sarebbe stato da tutti fare parte della rosa di uno dei club più quotati d’Europa.
Probabilmente, però, ha soltanto rimandato l’appuntamento con il calcio che conta. Giusto il tempo di vincere il suo secondo campionato di fila in serie D, dove già lo scorso anno è stato protagonista della promozione con la Vis Pesaro. Ci sta riprovando con il Bari, mettendoci eccome del suo, visto che in cinque gare ha subito un solo go: nei primi quattro campionati italiani soltanto il numero uno del Trapani (serie C) e quello della Pianese (serie D) hanno fatto come lui, con la differenza che al contrario dei suoi colleghi per battere Marfella ci è voluto un rigore, quello trasformato da Ficarrotta nella gara contro la Sancataldese. Certo, giocare in una corazzata come il Bari agevola il compito, ma il giovane portiere di Pozzuoli ha dimostrato sino in fondo di potere essere un fattore determinante, con un prodigioso intervento su tiro di Curzi nella gara contro la Turris.
In quel tuffo esplosivo, su una conclusione che sembrava a colpo sicuro, c’è il meglio del repertorio di Marfella. «È un portiere alla Peruzzi», dice di lui Stefano Stefanelli, attuale direttore sportivo del Carpi, che lo scorso anno lo portò alla Vis Pesaro. «Non è altissimo (182 centimetri), ma molto reattivo e tecnicamente strutturato. Sul piano caratteriale è un ragazzo molto serio. Di questo passo giocherà tra i professionisti». Un sogno cullato da quando è entrato nel settore giovanile del Napoli, dove ha anche respirato aria di grande calcio giocando in Youth League, la Champions dei giovani. Allenato da Nista, l’ex portiere del Pisa, oggi preparatore dei numeri uno nel Napoli, è stato per tutta l’estate sotto la lente di ingrandimento di Ancelotti nel ritiro a Dimaro, dove ha mostrato di essere già all’altezza di un posticino all’interno di una rosa così importante. Alla fine è prevalsa l’idea che un’altra stagione da titolare e in una piazza importante come quella di Bari possa essere l’ultimo passo sul trampolino di lancio. «Il mio sogno è giocare un giorno con la maglia del Napoli, la squadra della mia città», ha detto in un’intervista rilasciata a Napolisoccer.net. I suoi modelli? «Buffon è il mio mito, ma come prototipo mi ispiro a Neuer».
Non male come punti di riferimento per un ragazzo che sta vivendo con grande tranquillità la sua esperienza barese e che nella porta del San Nicola sembra trovarsi perfettamente a proprio agio.
Una curiosità: ha un fratello gemello che si chiama Simone e gioca anche lui a calcio come esterno della Sangiustese. Lo scorso anno, quando era alla Vis Pesaro, se lo trovò come avversario, ma la sua squadra si impose per 2-0. Con i marchigiani ha giocato 34 gare facendo davvero la differenza, perché in serie D un portiere juniores così bravo e affidabile è difficile da trovare. La storia si sta ripetendo con il Bari, dove con lui dalla Primavera del Napoli è arrivato anche il laterale D’Ignazio. Certo è che giocare con davanti Di Cesare, Cacioli e Mattera aiuta molto. Ma se è vero che ai bravi portieri si chiede anche una grande parata a partita, Marfella contro la Turris ha dimostrato di esserlo. Il Napoli lo aspetta, ma nel frattempo se lo gode il Bari.

Fonte : Repubblica - Bari
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