Repubblica chiarisce: "Grava, ipotesi promozione, ma non come diesse! Mihajlovic favorito per sostituire Benitez, lontani Emery e Montella"

18.05.2015
11:40
Redazione

IL Napoli non ha alternative. La qualificazione in Champions in extremis fa rima con tre vittorie consecutive. Il blitz della Lazio a Marassi contro la Sampdoria ha alzato il livello della contesa. Gli azzurri non possono più sbagliare e devono cominciare stasera (inizio alle 21) contro il Cesena in un match delicato soprattutto dal punto di vista ambientale. L’accoglienza dei trentamila che si accomoderanno in tribuna non sarà delle migliori. La delusione è alta e potrebbe comparire qualche striscione polemico per una stagione che si è complicata dopo il ko con il Dnipro. Il Napoli si è ritrovato fuori dall’Europa League e con un saldo in classifica negativo. Il club azzurro rischia di ritrovarsi per il secondo anno consecutivo senza i milioni della Champions, introiti necessari per mantenere alto il livello di competitività del progetto. Ecco perché De Laurentiis ha preteso il massimo impegno dai suoi giocatori nel rush finale. Servirà la continuità di rendimento che durante quest’annata non si è mai vista. Il Napoli è stato incapace di mantenere un ruolino costante. Troppi alti e bassi hanno fatto scivolare la squadra di Benitez al quarto posto. Adesso non ci sono troppi calcoli da fare: serve il filotto per tentare il sorpasso al fotofinish. La pratica Cesena, già in B, va dunque archiviata senza particolari affanni. Bisognerà mettere da parte il complesso delle piccole per mantenere viva la fiammella della rimonta considerando lo scontro diretto contro la Lazio, previsto a Fuorigrotta nell’ultima giornata di campionato. Il Napoli è condannato al percorso netto che può rappresentare la variante ad una strategia futura già scritta. Senza terzo posto, il presidente sta pensando ad una vera e propria rivoluzione. Il futuro di Benitez è lontano: ha dubbi sul progetto ma anche personali perché la famiglia pare intenzionata a restare in Inghilterra. Ma l’addio dello spagnolo non potrebbe essere il solo. E’ in bilico pure il diesse, Riccardo Bigon, che ha ancora un anno di contratto al contrario dei suoi collaboratori, in scadenza a giugno. E’ finito nel mirino del Verona e l’interesse può decollare. A quel punto la ristrutturazione sarebbe completa: Gianluca Grava, attuale responsabile del settore giovanile, potrebbe lavorare nell’orbita della prima squadra ma difficilmente come direttore sportivo. Toccherà a De Laurentiis decidere a chi affidare il ruolo, magari assieme al nuovo allenatore. Sinisa Mihajlovic è il prescelto ed è favorito rispetto a Montella e allo spagnolo Emery. Il tecnico del Siviglia è stato proposto a De Laurentiis che però sembra orientato sul serbo. Ma stasera si gioca. E solo la qualificazione in Champions può cambiare un finale che sembra scritto.

Fonte : Repubblica
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