Diritti tv, la via di Perform: "Più analisi e dati nel post partita, meno talk show"

16.06.2018
01:00
Redazione

«Iniesta in Giappone abbiamo contribuito a portarlo noi. Lì siamo fortissimi, adesso vogliamo crescere anche in Italia». Parola di

«Iniesta in Giappone abbiamo contribuito a portarlo noi. Lì siamo fortissimi, adesso vogliamo crescere anche in Italia». Parola di James Rushton, ad di Dazn, piattaforma del Gruppo Perform, sigla che da agosto vedremo almeno tre volte a settimana sugli schermi che trasmetteranno la nostra A. « Vedo un rinascimento» , dice, «basta guardare i risultati in Europa. E poi la A è l’unico campionato europeo in cui fino all’ultimo è rimasta viva la competizione. In più, all’estero la gente segue basket, rugby. Qui calcio, calcio, calcio».
Cosa vedranno gli italiani? «Il dopo partita sarà un’analisi come quelle negli spogliatoi. Nulla a che vedere con i talk- show. Sarà un approfondimento più scientifico, un analista e un allenatore analizzeranno i dati Opta, un nostro prodotto, anche grazie alla realtà virtuale». Quelli di Perform si raccontano così. «Vogliamo democratizzare il mercato. Dazn è una piattaforma on line come Netflix, abbonarsi costerà solo 9,99 al mese. Il nostro obiettivo è diventare la principale piattaforma multisport in Italia, trasmettere in futuro tennis e basket. Ma dovevamo partire con il calcio».
Tre partite a settimana. «Orari strategici, per vedere la partita del sabato sera bisognerà collegarsi con noi» . Le altre due: la domenica alle 12.30 e una delle 15. Alla Lega è stata chiesta un’opera di lobbying contro la pirateria. « In Italia ci sono tra i 4,5 e i 5 milioni di tifosi abbonati alle tv e altri 2,5 o 3 milioni che si collegano a siti pirata. L’obiettivo è catturare chi per i costi elevati dell’abbonamento preferiva quella strada » . Dove vedremo queste partite: « Vogliamo facilitare i tanti abbonati e consentire loro di vedere tutte le partite su un decoder. Non cederemo le immagini, semmai il prodotto. La nostra tecnologia può essere trasportata sui box di Sky o Mediaset, all’estero Netflix lo fa. Non abbiamo chiuso alcun accordo, ma parleremo con tutti».
Intanto, con Sky, Perform ha introdotto nel mercato dei diritti la parola bonus. «È una rivoluzione. Coperto l’investimento, di ogni euro che entra dalle partite di Serie A, il 60% va alla Lega, il 40 a noi. Così se avremo successo, lo condivideremo con la Serie A. Abbiamo i diritti per 3 anni, ma io penso ai prossimi 10».

Fonte : Repubblica
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