Repubblica - Hamsik e Callejon con il serbatoio rosso: la svolta del 4-2-3-1 porta il Napoli dall'inferno al paradiso

19.04.2018
09:10
Redazione

"Con il cuore e il 4- 2- 3- 1, l’arma della disperazione che ha permesso al Napoli di passare dall’inferno al paradiso, ribaltando

"Con il cuore e il 4- 2- 3- 1, l’arma della disperazione che ha permesso al Napoli di passare dall’inferno al paradiso, ribaltando la sfida con l’Udinese". Apre così l'edizione odierna de La Repubblica che analizza il successo degli azzurri contro l'Udinese. Una vittoria, unita all'incredibile passo falso della Juventus a Crotone, che consente alla truppa di Sarri di salire a -4 in classifica a pochi giorni dal decisivo scontro diretto di Torino. 

Il Napoli si è ribellato in extremis alla resa, confermando peraltro d’attraversare il momento meno brillante della sua stagione, nonostante la sofferta scelta di Sarri di ripudiare il dogma dei titolarissimi e dare una robusta scrollata agli addendi azzurri, rinnegando per causa di forza maggiore la sua idiosincrasia per il turn over. Ma nemmeno le cinque staffette rispetto alla sfida di San Siro con il Milan erano bastate per migliorare il prodotto e restituire brillantezza alla ex capolista, che ha dimostrato pure con l’Udinese di avere perduto strada facendo smalto e sicurezza. Sotto gli occhi preoccupati dei 45mila tifosi del San Paolo, infatti, si è presentata una squadra in palesi difficoltà psicologiche, oltre che atletiche. 

Hanno invano cercato di dare l’esempio Milik ( preferito a Mertens) e soprattutto Zielinski, smanioso di ben figurare contro la sua ex squadra. Solo Insigne è riuscito infatti a dare una mano ai due polacchi, con il serbatoio di Hamsik e Callejon ormai in rosso. Lo psicodramma azzurro è tuttavia ricominciato nella ripresa, quando un’altra leggerezza difensiva di Hamsik ha spianato la strada a Ingelsson, libero di infilzare Reina da due passi. Tutto finito? No, perché il boato del San Paolo per il pari del Crotone ha convinto Sarri a un altro azzardo, questa volta vincente: il passaggio al 4-2-3-1, con Mertens in campo. Il Napoli si è snaturato e ha smesso di giocare a memoria, ma è stato il cuore a regalargli un’altra speranza.

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