Repubblica - Il gol di Immobile non basta, il Napoli si conferma un tabù: troppo forte la squadra di Ancelotti

21.01.2019
13:30
Redazione

Il Napoli batte la Lazio: troppo forte la squadra di Ancelotti rispetto a quella di Inzaghi. Il tecnico biancoceleste, dopo il fischio finale, si scaglia contro

Il Napoli batte la Lazio: troppo forte la squadra di Ancelotti rispetto a quella di Inzaghi. Il tecnico biancoceleste, dopo il fischio finale, si scaglia contro Rocchi per l'espulsione di Acerbi: il difensore salterà la gara contro la Juventus. Ecco quanto riportato dall'edizione odierna de La Repubblica-Roma:

Quello con le big del campionato si conferma il vero, grande punto debole della Lazio. Contro il Napoli finisce 2-1 per Ancelotti come ad agosto, girone d’andata e di ritorno che cominciano con lo stesso passo falso. Adesso salgono a 19 le sconfitte in 28 scontri con le prime della classe, da quando cioè è iniziata l’era Simone Inzaghi. E contro i partenopei, l’ultima partita senza ko risale all’1-1 del novembre 2016. L’ultimo successo, addirittura alla “finale” terzo posto del maggio 2015: un’eternità. I protagonisti del San Paolo sono praticamente gli stessi di cinque mesi fa: Immobile stavolta segna la rete che, nella ripresa, riapre una gara decisa dalla bestia nera Callejon e dalla parabola di Milik. Sono sei i gol segnati alla Lazio dallo spagnolo, assistman all’andata proprio per l’ariete polacco, che a sua volta volta trasforma una punizione molto contestata. E che avrà ripercussioni nel secondo tempo, quando Acerbi - ammonito in quel frangente - rimedierà l’espulsione a venti minuti dal termine per un’altra decisione arbitrale che scatena la furia di Inzaghi: a fine partita, il tecnico ha espresso tutto il proprio dissenso nei confronti dell’arbitro Rocchi. Il difensore mancherà domenica con la Juventus, un’assenza pesantissima che interromperà la sua striscia di partite consecutive: l’ex Sassuolo si ferma a 127 gare in Serie A e 149 totali.
Dopo 27 minuti, era stato invece Luiz Felipe a dover abbandonare il campo tra le lacrime: anche il 18 agosto, il difensore brasiliano aveva alzato bandiera bianca per un altro infortunio muscolare, che lo costrinse a saltare le quattro partite successive. E pensare che, per la sfida del San Paolo, era stato il Napoli a dover fare fronte all’emergenza: anche senza Insigne, Koulibaly, Hamsik e Allan, la forza offensiva di Ancelotti ha avuto la meglio contro la resistenza della Lazio.
Non funziona l’esperimento con Lulic a destra e Lukaku a sinistra: tra le pecche del belga, la mancata copertura su Callejon in occasione del primo gol. Al netto dei quattro pali colpiti dai partenopei, i biancocelesti hanno almeno dimostrato di crederci fino all’ultimo: con l’11° gol in campionato, il 14° in stagione, Ciro Immobile ha provato a tenere a galla le speranze dei suoi. Il ko costa il quarto posto momentaneo: la Roma conferma il sorpasso con un punto di vantaggio, mentre il Milan (distante una lunghezza) scenderà in campo oggi alle 15 in casa del Genoa. Anche Atalanta (-1 dalla Lazio) e Sampdoria (-2) rosicchiano punti alla formazione di Inzaghi. Per il tecnico abbandonare ora il posto che porta in Champions League non è un dramma: «Guardare la classifica a 18 giornate dalla fine non serve, siamo in piena corsa.
Adesso testa alla Juve, dobbiamo rimanere concentrati e scendere in campo senza paura».

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