Repubblica - Montella scalza Sarri? Nel frattempo occhi puntati su Higuain e le sue richieste. Immobile nome caldo

10.06.2015
09:30
Redazione

Sin prisa, senza fretta. È l’unica eredità di Benitez che il Napoli ha deciso di tenersi stretta, dopo essersi invece liberato con apparente disinvoltura del tecnico spagnolo e degli altalenanti risultati del suo biennio: rimasti, a conti fatti, al di sotto delle aspettative. A De Laurentiis non è dispiaciuto voltare pagina, ancora prima che andasse in archivio la stagione scorsa, tagliando anche troppo drasticamente i ponti con il ciclo precedente: rinnegato quasi in toto. Ma la gestazione di quello nuovo, nonostante il ritrovato attivismo del presidente, giocoforza un po’ limitato durante la coabitazione con Rafa, si sta rivelando molto più lenta e laboriosa del previsto. A 31 giorni dalla partenza per il ritiro di Dimaro, infatti, il futuro prossimo del club azzurro continua a essere avvolto dall’incertezza: in attesa della sospirata ratifica dei primi cambiamenti, che a questo punto non può più tardare.
Le scelte già fatte sono due, entrambe importanti per uscire dalla situazione di stallo e ripartire. Maurizio Sarri, anche ieri a colloquio con De Laurentiis per limare gli ultimi dettagli del suo contratto, sarà il nuovo allenatore del Napoli: accordo annuale con opzione (a favore del club) per il secondo. C’è ancora un po’ di pathos, con la firma che è slittata di nuovo, qualche dettaglio da sistemare e l’ombra sullo sfondo di Montella. Oggi sarà tutto più chiaro. Durerà invece fino al 2019 il rapporto di lavoro con il nuovo direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, che è stato liberato senza il pagamento di penali dal Carpi: il suo ingaggio sarà ufficiale da un momento all’altro.
Senza fretta, d’accordo. Ma di tempo da perdere non ce n’è più, a un mese esatto dall’inizio della prossima stagione. Già un anno fa, esitando colpevolmente sul mercato, il Napoli si condannò con i suoi ritardi a una partenza a handicap, pagata poi a caro prezzo con il ko nei preliminari di Champions. Sarebbe dunque assurdo perseverare nello stesso errore, adesso, dovendo tra l’altro gettare le basi del nuovo ciclo.
Il pianeta azzurro ha bisogno di certezze, mai come in questo delicato momento di transizione. È il primo nodo da sciogliere, non appena si saranno insediati Sarri e Giuntoli, è quello legato al futuro di Gonzalo Higuain: impegnato in questi giorni con la sua nazionale nei preparativi della Coppa America. «Dobbiamo vincerla,è l’unico modo per rimarginare la ferita ancora aperta del Mondiale perduto in finale», ha confessato ieri l’attaccante argentino, senza spendere neppure una parola sul suo rapporto con il Napoli. Nessun braccio di ferro con De Laurentiis, per ora. Il campione non spinge per andare via ed è concentrato sulla Seleccion: incurante delle indiscrezioni che lo riguardano. Dall’Inghilterra, nelle ultime ore, è filtrata la voce di un imminente affondo del Chelsea, pronto a farsi avanti con 41 milioni. E in fila ci sarebbero pure Manchester United, Atletico Madrid e Juventus, peraltro rimaste finora al coperto.
Nemmeno Higuain sembra avere fretta: forte di un contratto ancora lungo col Napoli e del suo legame con la città, migliore di quanto si dica. L’argentino sente la mancanca della Champions: ma non al punto da pretendere la cessione. Potrebbe essere De Laurentiis, tuttavia, a spingere per mettere sul mercato il campione: non potendo più reggere il peso del suo ingaggio, da 5.5 milioni. Come per Zuniga, che ne guadagna 3 e (si spera) avrà a sua volta la chance di farsi onore in Coppa America: trovando acquirenti.
Il colombiano non è considerato incedibile da Sarri. Nessun veto nemmeno su Higuain, la cui cessione potrebbe finanziare il mercato. Immobile e Allan sono i nomi più caldi. Ma prima serve la firma dell’allenatore.

Fonte : Repubblica
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