Repubblica su De Laurentiis: "Doveva muoversi prima con Benitez. Adesso l'ha perso per colpa di Real e Liverpool"

22.05.2015
11:10
Redazione

Sulla sua conferma, arrivati a questo punto, non osano scommettere nemmeno i più irriducibili dei Rafaeliti: ormai rassegnati alla separazione dal loro amato e stimatissimo guru. E le ultime indiscrezioni di radio mercato, con Benitez in bilico addirittura tra Real Madrid e Liverpool, stanno un po’ alla volta stemperando pure i rimpianti: imponendo una lettura giocoforza molto diversa all’inevitabile addio dell’allenatore spagnolo. Trattenerlo ancora in Italia, nella situazione che si è venuta a creare negli ultimi giorni, era obiettivamente una missione quasi impossibile. Hanno infatti deciso di farsi avanti proprio i due club a cui l’attuale tecnico azzurro è più affezionato: rendendo inutile anche l’ultimo rilancio tentato da Aurelio De Laurentiis. Non c’erano contratti milionari o business plan in grado di controbattere le potenti sirene (economiche, tecniche, sentimentali) azionate da Merengues e Reds. Si è dunque verificata l’ipotesi che paventava e temeva il presidente del Napoli, a cui può essere mosso un solo e parziale appunto: aver tergiversato troppo. Qualche mese fa, con un assalto più convinto, la partita della panchina avrebbe potuto probabilmente concludersi con un altro esito.
Le intriganti offerte di Real Madrid (in pole position) e Liverpool, sono piovute sul tavolo di Benitez all’improvviso. E di recente. Proprio mentre il tecnico spagnolo rifletteva sul tardivo e meno incisivo rilancio di De Laurentiis, che nel frattempo flirtava pure con Mihajlovic. Ma i rimpianti si fermano qui e rischiano di affievolirsi ancora di più, se la stagione azzurra non avrà in extremis un lieto fine. La qualificazione per la Champions, infatti, darebbe molto più lustro agli altri risultati ottenuti dal Napoli finora: dalla vittoria nella Supercoppa Italiana e alle due semifinali di Europa League e Coppa Italia. Tutta un’altra storia se invece il biennio italiano di Rafa si concluderà con un misero quarto posto: inferiore alle aspettative e al potenziale della squadra.
Benitez è il primo a saperlo e proprio per questo motivo ha chiesto tempo a Real Madrid e Liverpool, rinviando di qualche giorno la sua scelta. L’allenatore spagnolo vuole lasciare Napoli, il Napoli e la serie A a testa alta, anche per zittire con i fatti i suoi tantissimi detrattori: pronti a scatenarsi quando l’addio di Rafa sarà ufficiale, il 31 maggio. Restano 180’, prima del momento dei saluti. Domani pomeriggio a Torino contro la Juventus ( ore 18) e una settimana dopo contro la Lazio al San Paolo: in una sfida che potrebbe divetare uno spareggio. Ma gli azzurri hanno il vantaggio di non dover fare calcoli. Con due vittorie, infatti, il ritorno in Champions League sarà matematico.
È l’eredità che Benitez vuole lasciare a tutti i costi al Napoli. Ed è anche il traguardo che vuole a tutti i costi Higuain: con delle motivazioni perfino maggiori. «Gonzalo ha tantissime offerte, ma ha tre anni di contratto e credo proprio che resterà in maglia azzurra», ha detto ieri il padre del campione argentino, il cui destino è totalmente slegato da quello di Rafa. Dietro l’angolo c’è un nuovo ciclo e il ritorno di Pepe Reina è un buon inizio. Ruota quasi tutto intorno alla conquista della Champions, però. Che sia Mihajlovic oppure no il futuro in panchina. Il terzo posto è la migliore garanzia per ripartire di slancio, a testa alta.

Fonte : Repubblica
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