RETROSCENA - E' stato Bigon a convincere De Laurentiis riguardo la 'pausa' dal ritiro. Il patron va contro le regole Uefa e sarà costretto a pagare una multa!

13.04.2015
11:50
Redazione

Clima teso in casa Napoli. C'è una spaccatura tra Rafa Benitez e Aurelio De Laurentiis secondo quanto scrive l'edizione odierna di Cronache di Napoli. Il quotidiano riferisce di tensioni ieri nello spogliatoio per la questione del ritiro e del silenzio stampa che il patron vorrebbe continuare anche alla vigilia della gara con il Wolsfsburg, sfidando le norme Uefa. 

"Nemmeno una parola tra il presidente Aurelio De Laurentiis e il tecnico Rafa Benitez, prima e dopo la vittoria di ieri contro la Fiorentina al San Paolo. A chiedere una ventina di ore di tregua sul ritiro deciso dal patron (una scelta che non piace a nessuno) è stato il direttore sportivo Riccardo Bigon, che ha chiesto e ottenuto di parlare con De Laurentiis e il vice presidente Edo. Alla riunione ha partecipato pure Nicola Lombardo. Il patron ha acconsentito al break e poi si è complimentato con la squadra per la vittoria. Nessuna parola, invece per Benitez, che è in silenzio stampa come tutti i tesserati del Napoli. Per il momento l’unico autorizzato a parlare è soltanto il presidente De Laurentiis, che pare voglia tenere questa linea anche in occasione della partita di Europa League di giovedì in Germania contro il Wolfsburg nell’andata dei quarti di finale. Infatti, pare che il patron sia disposto a pagare anche la multa che arriverà nel caso mercoledì alle 19 nella sala stampa della Volkswagen-Arena non si presentino l’allenatore e almeno un giocatore. Le disposizioni della Uefa in materia sono chiare. Nel giorno prima e immediatamente dopo la partita i tesserati devono concedersi alla stampa. Nella conferenza di presentazione dell’evento l’allenatore e un calciatore devono intrattenersi con i giornalisti almeno per cinque minuti, pena una multa salata. De Laurentiis, però, almeno per il momento sembra intenzionato a parlare soltanto lui. E c’è da scommettere che lo farà, perché intende prendersi tutti i meriti del ritorno alla vittoria del Napoli in campionato di ieri contro la Fiorentina, dimenticando che gli azzurri erano apparsi in ripresa anche a Roma contro i giallorossi e in Coppa Italia contro la Lazio nonostante le due sconfitte di fila. Ieri i partenopei hanno mostrato più verve, anche perché nei loro confronti erano state mosse accuse di dolce vita, quando in realtà i giocatori si sono concessi qualche serata spensierata anche quando i risultati erano molto più lusinghieri di adesso. Resta la spaccatura. Da una parte la squadra e Benitez, che ci terrebbe a parlare in Germania, anche per questione di immagine. All’Europa lo spagnolo tiene parecchio, anche perché è l’unico allenatore in gara nella seconda manifestazione europea per importanza ad aver vinto in carriera la Champions League, giusto dieci anni fa col Liverpool. Dall’altra De Laurentiis, la cui gestione nella stagione in corso non viene condivisa da tutta la famiglia Napoli. Ad applaudire il patron soltanto la sua corte, che dimentica però che prima della decisione di mandare tutti in ritiro, il presidente era stato troppo lontano dalla squadra. Nel frattempo cresce l’attesa per la partita di giovedì. In Germania è in ballo tutto: la panchina di Benitez - che comunque non vede l’ora adesso di terminare l’esperienza sulla panchina del Napoli nonostante l’amore verso la città e i tifosi - il ritiro e il futuro a medio termine del club".

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