Riapertura stadi, il CTS frena: "Sarebbe una pazzia! I tifosi si scambiano pericolosi droplets"

24.09.2020
13:50
Redazione

Ultimissimi aggiornamenti sulla riapertura degli stadi: le posizioni del Governo e quella del Comitato Tecnico Scientifico

Ultime notizie Napoli. È incerto il ritorno dei tifosi negli stadi. Non è improbabile che per rivedere gli spalti con oltre mille persone per volta bisognerà aspettare ancora. Perché le incognite sull’andamento dell’epidemia sono ancora troppe. La curva dei contagi in Italia è in continua, anche se leggera salita, l’influenza è alle porte e si teme che, mischiata al Covid-19, possa mandare in tilt gli ospedali.

Ne parla l'edizione odierna del Corriere della Sera, che chiarisce i piani di Stato e Regioni in vista del proseguio del campionato. Le posizioni espresse dal Governo, però, appaiono molto distanti da quelle dei tecnici del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) convinti che essere più permissivi in questa fase «sarebbe una pazzia» e che «ogni forma di assembramento non controllato sarebbe estremamente pericolosa» perché si ripercuoterebbe sui trasporti e sulla difficoltà di controllare gli spostamenti. Insomma, «c’è molta preoccupazione». Non prima di due-tre settimane si potrà capire quanto abbia pesato in termini di crescita dei contagi la ripartenza della scuola. «La situazione non è definita, nel mondo la pandemia ribolle». E il pubblico del calcio non è quello pacato del tennis. Ci sono coreografie, cori, urla che facilitano lo scambio dei droplets (le goccioline della respirazione) e il rischio di trasmissione.

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