Richiesta di condanna choc per Taglialatela: per il pm era affiliato del club Mallardo, posizione aggravata

22.04.2017
18:45
Redazione

Richiesta di condanna choc per Pino Taglialatela, ex portiere del Napoli. Il pm Maria Cristina Ribera, titolare delle principali inchieste sul clan Mallardo, egemone a Giugliano, durante la requisitoria svoltasi dinanzi la quarta sezione de tribunale di Napoli, e' andata giu' pesante: 14 anni di reclusione per intestazione fittizia di beni e associazione di stampo camorristico. Secondo il pubblico ministero, come riporta Il Mattino, il giocatore non era soltanto compartecipe degli affari del clan ma addirittura un affiliato. Cugino della moglie del boss Feliciano Mallardo, Taglialatela non si sarebbe prestato solo all’intestazione fittizia di un motorino, ritrovato a casa di uno dei gregari della cosca, ma era parte integrante del gruppo. Sempre secondo il pm, il portiere avrebbe ricevuto ingaggi sportivi attraverso la subdola influenza del gruppo criminale. La sua posizione si e' andata aggravando nel corso del processo. La settimana prossima ci saranno le arringhe degli avvocati, tra i quali figurano Monica Marolo, Pino Pellegrino e Antonio Russo. Arringhe con le quali i legali proveranno a smontare tutto l’impianto accusatorio. Tirato in ballo in un’inchiesta della Dda di Napoli, in questi anni Pino Taglialatela ha sempre protestato la propria estraneita' a fatti di camorra, dicendosi convinto di poter dimostrare la correttezza della propria condotta nel corso del processo.

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