Riva: "Barella-Napoli? Sta a lui farsi consigliare al meglio. Scudetto? Ancelotti un maestro, ma la rimonta è dura"

24.01.2019
00:00
Redazione

Gigi Riva, ex attaccante del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ve ne proponiamo uno stralcio. Cagliari ha un nuovo idolo,

Gigi Riva, ex attaccante del Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ve ne proponiamo uno stralcio.

Cagliari ha un nuovo idolo, Nicolò Barella. Che cosa ne pensa?

«Barella è nato nella scuola calcio che porta il mio nome. Fin da bambino mostrava qualità e tecnica superiori alla media. Sì, aveva anche furbizia e voglia di emergere. Voleva sempre vincere e non tollerava che potesse perdere un contrasto o sbagliare un passaggio. Ricordo di averlo seguito, anche di nascosto, da bordo campo. Mi aveva colpito anche per come calciava. Adesso è pronto per volare».

Le ricorda qualche giocatore del passato?

«Tutti mi chiedono di lui. E sapete che cosa non capisco? Che debbano per forza paragonarlo a qualcuno. Nicolò è Nicolò e basta, senza nulla togliere a campioni quali Marco Tardelli o Radja Nainggolan».

Lasciando Cagliari, sarebbe meglio per lui trasferirsi in un altro club in Italia o all’estero?

«Può giocare ovunque. In Inghilterra ne esalterebbero la corsa e la rapidità nel leggere e ribaltare le situazioni. Ma anche qui da noi può completare al meglio la maturazione. Poi le nuove sfide e i grandi campioni aiutano a crescere, qualsiasi maglia indossino».

Si parla di Inter e Napoli. Quale sarebbe la culla migliore?

«Grandi club, ambienti con tradizioni e forti aspettative, guidati da tecnici preparati. Sta a lui decidere e farsi consigliare al meglio. Ovunque può diventare un calciatore importante. Ha di fronte una carriera di prestigio».

Parliamo di scudetto: è già della Juve?

«I bianconeri hanno continuità, gioco, giocatori di valore internazionali che pensano soltanto a vincere, organizzazione. Con Cristiano Ronaldo hanno chiuso il cerchio. Il Napoli, invece, prendendo Ancelotti, un maestro di calcio, ha fatto la mossa giusta per ridurre le distanze. Ma la rimonta è dura».

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