Sarri contro la bestia nera Gasperini: il tecnico azzurro prepara le contromosse per sorprendere l'Atalanta

21.01.2018
11:30
Redazione

Alle 12.30 riprenderà la marcia del Napoli dopo la sosta di inizio anno. La squadra di Sarri è attesa dall'ostica trasferta di Bergamo

Alle 12.30 riprenderà la marcia del Napoli dopo la sosta di inizio anno. La squadra di Sarri è attesa dall'ostica trasferta di Bergamo dove dovrà misurasi contro quell'Atalanta già fatale in Coppa Italia. Sarà l'occasione giusta per il tecnico toscano di riscattarsi contro la sia bestia nera: Gian Piero Gasperini. Come riportato dall'edizione odierna de La Repubblica, Sarri ha già pronte delle contromisure per interoompere il trend negativo contro il rivale bergamasco: 

La posta in palio nei 90’ allo stadio Azzurri d’Italia è infatti molto importante, pure dal punto di vista psicologico, in un turno che sulla carta pare favorevole alla Juventus. A Torino aspettano domani sera il Genoa e pregustano già il sorpasso, confidando in un altro colpo della formazione di Gasperini con la capolista.

L’Atalanta si è guadagnata sul campo l’etichetta di bestia nera del Napoli, trovando il sistema di metterlo sempre in grande difficoltà negli ultimi scontri diretti. Ma Sarri è convinto di avere memorizzato la lezione e ha approfittato della sosta per preparare l’antidoto giusto, messo a punto con i giocatori durante gli ultimi allenamenti. Dovrà essere la rapidità l’arma in più degli azzurri, per sottrarsi al pressing e alla forza fisica dei rivali: i migliori del campionato per il numero dei duelli vinti e palloni recuperati. Sarà fondamentale evitare un braccio di ferro, dunque, che sarebbe perso in partenza. Il piano tattico prevede di sfruttare meglio i guizzi di Callejòn, Insigne e Mertens, che hanno la qualità e la struttura atletica ( specialmente negli spazi larghi) per mandare in crisi i macchinosi difensori di Gasperini. Nessun assalto all’arma bianca, insomma. È possibile che la capolista si presenti a Bergamo con un abito meno spregiudicato, per non concedere agli avversari l’arma prediletta e spesso inarrestabile del contropiede.

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