Sarri: "Poi si lamentano del Ranking Uefa". La polemica del tecnico azzurro su chi fa i calendari...

26.10.2015
14:30
Redazione

Sempre più in alto. La vittoria consecutiva in casa del Chievo permette al Napoli di salire sulla montagna della serie A. I tre punti del Bentegodi sono serviti per conquistare il secondo posto della classifica a -2 dalla Roma capolista e in condominio con Lazio, Inter e Fiorentina. Così come contro la Fiorentina, a decidere l’incontro con i clivensi ci ha pensato Gonzalo Higuaìn. Il Pipita, dopo aver colpito due pali ha estratto dal cilindro un colpo da maestro di sinistro che ha piegato le mani al povero Bizzarri. Considerata l’avversaria ostica, non poteva che essere uno dei bomber più forti di Italia a decidere l’incontro. Lo sapeva bene Maurizio Sarri che si doveva affidare al suo Pipita per dare un dispiacere all’amico Maran al Bentegodi. Il buon Rolando, così come aveva fatto Castori con il Carpi, ha provato a chiudere tutto il Chievo dietro la linea della palla sperando in una distrazione difensiva degli azzurri per piazzare il colpo vincente. All’inizio la possibilità ce l’ha avuta, meno male che Castro ha sbagliato l’appoggio e Pepe non c’è arrivato. Da quel momento in poi, però, c’è stata solo una squadra in campo: il Napoli. Gli azzurri hanno cominciato a macinare gioco e azioni e grazie all’ottima prova di Hamsik, Higuaìn avrebbe potuto sbloccare il risultato alla prima vera occasione. Poi ci ha provato dalla distanza ma anche un legno gli ha detto di no. Alla fine, come detto, c’è stato il bolide di sinistro su assist di Ghoulam. Nonostante il poker di successi consecutivi in campionato, Sarri non ha esultato troppo. Il suo pensiero, giustamente, è già al Palermo che arriverà al San Paolo mercoledì sera. Il tecnico toscano ancora una volta ha polemizzato con la Lega per non essere riuscita a permettere al Napoli di avere dei posticipi dopo le trasferte europee. Ha fatto due conti il sor Maurizio e si è reso conto che i siciliani, nonostante non abbiano impegni internazionali, scenderanno in campo a Fuorigrotta con ventiquattro ore di riposo in più rispetto al suo gruppo. E questo non va bene. «Poi si lamentano del ranking Uefa», ha ammonito Sarri. E naturalmente il riferimento è a chi non riesce ad organizzare bene i calendari. A prescindere da tutto, comunque, il Napoli ha dato seguito a quello che di buono ha fatto contro le big. Il test con il Chievo era fondamentale per capire a che punto era la crescita dei partenopei. Anche in virtù del fatto che all’inizio contro Sassuolo, Sampdoria ed Empoli, e anche con il Carpi, non erano arrivate risposte confortanti. Fatta eccezione della prima parte, a Modena si poteva fare di più. Ci voleva una prestazione ottima, la stessa di quella di ieri sera al Bentegodi. «Sarà difficile per le altre squadre vincere su questo campo », ha ammesso Sarri. E ha tutte le ragioni di questo mondo perché per avere ragione dei clivensi c’è voluto davvero tanto Napoli. L’unica pecca è che la gara, dopo il vantaggio del Pipita, andava chiusa subito. Ed, invece, fino alla fine si è sofferto. Certe situazioni, come il mani di Higuaìn in area e la rovesciata di Castro nel finale, non devono mettere a rischio l’intero bottino. Sarebbe stata una beffa non da poco se i padroni di casa fossero riusciti a pareggiare l’incontro. Ma se si spreca tanto, si deve mettere in conto anche un errore che favorisce gli avversari. Questo non è successo e il Napoli si gode un secondo posto molto meritato in buona compagnia. «Chi parla di scudetto nel nostro spogliatoio non entra», ha garantito Sarri. Proprio non vuole essere il favorito per la lotta al tricolore il toscano. Le pressioni possono giocare dei brutti scherzi e quindi è meglio farle vivere agli altri. «È la Roma prima in classifica ed è lei la squadra costruita per vincere», ha chiosato il toscano di Figline Valdarno. Ha così tanto da fare che proprio non vuole il pensiero fisso dello scudetto il sor Maurizio. Da oggi deve concentrarsi sulla sfida col Palermo e capire quali uomini mandare in campo. La squadra delle meraviglie gli ha dato un’altra gioia.

Fonte : di Salvatore Caiazza per Il Roma
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