Sarri ritrova Gasperini, stili differenti di due maestri di calcio: per l'Atalanta resiste un dato statistico

18.01.2018
14:40
Redazione

Sarri ritrova l'Atalanta e Gasperini, allenatore che non è mai riuscito a battere in trasferta

Sarri trova Gasperini, la sua bestia nera. Contro di lui, non ha mai vinto in trasferta. Il girone di andata e' stato lo spettacolare riassunto del magistero di Sarri: squadra che ha sempre provato ad avere un’aggressione alta e affamata, palla spostata velocemente, incroci sincronizzati, giocate a memoria, tecnica raffinata. Gasperini ci ha messo un po’ di tempo a ritrovare la sua Atalanta, non ha rinnegato la marcatura ad uomo facendo capire a tutti che non e' vietato, non eÌ peccato e non e' un reato e nel giro di un mese prima andra' all’assalto dell’Everest azzurro, poi avra' la semifinale di Coppa Italia con la Juventus e ancora la doppia sfida al Borussia Dortmund in Europa League. Il curioso destino parallelo di Sarri e Gasperini, virtuosi maestri di calcio, e' proprio questo: smarcarsi dai loro totem per permettere al gioco e alla squadra di esprimersi al massimo. Alla vigilia della partita col Napoli del 2 ottobre dello scorso campionato, Gian Piero Gasperini aveva insistito per dare in anticipo la formazione al presidente Percassi al quale l’esclamazione «Mister, ma lei e' pazzo!» venne spontanea. Fuori alcuni mostri sacri, dentro ragazzini con tanta voglia di correre.

Come riporta Il Mattino: "E' la tredicesima sfida tra Sarri e Gasperini e nelle ultime quattro Maurizio ne ha perse ben tre (compresa l’ultima in Coppa Italia). Il tecnico azzurro ha da tempo capito che il Gasp e' un osso duro. L’8 marzo del 2015, dopo l’1-1 del suo Empoli con il Genoa, Sarri si trova davanti negli spogliatoi, a fine partita, Gasperini e l’esclamazione gli viene spontanea. Una costante, per Sarri che non pare aver mai sviluppato gli anticorpi per neutralizzare l’avversario. Al contrario di Gasperini".

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