Sarri va all'attacco: nel mirino il secondo posto e due record da battere
21.04.2017
02:30
Redazione
Secondo quanto scrive l'edizione napoletana de La Repubblica, l’obiettivo prioritario, a sei giornate dal termine del campionato, è naturalmente il secondo posto della classifica, che il Napoli proverà a strappare con tutte le sue forze alla Roma nello sprint finale. L’acceso duello entrerà nel vivo domenica, con gli azzurri in trasferta al Mapei Stadium di Reggio Emilia sul campo del Sassuolo e i giallorossi ospiti del Pescara di Zeman, in un turno che sulla carta sembra leggermente favorevole al gruppo di Spalletti. Numeri alla mano, però, è molto probabile che per raggiungere il secondo posto gli azzurri debbano per forza marciare con un passo da record: costretti come sono a recuperare tre lunghezze sui diretti avversari per la qualificazione diretta alla prossima edizione della Champions League, senza passare dal turno preliminare. Un anno fa, per finire nella scia della Juventus e garantirsi la prestigiosa piazza d’onore, alla formazione di Sarri servirono infatti 82 punti: mai conquistati prima dal club nei tornei a 20 squadre. Ma questa volta, calendario alla mano, ne serviranno quasi sicuramente come minimo un paio in più: se non ci sarà un imprevisto crollo dei giallorossi durante lo sprint finale. Il Napoli dovrà dunque superarsi, raccogliendo un bottino superiore ai 12 punti (4 vittorie e 2 sconfitte) che riuscì a mettere insieme nelle ultime sei giornate del campionato scorso. Il primo record per gli azzurri, però, potrebbe arrivare già domenica a Reggio Emilia. Hamsik e compagni andranno infatti a caccia della loro undicesima vittoria in trasferta in campionato (la settima consecutiva), con cui batterebbero il primato assoluto stabilito nel 2014 con in panchina Rafa Benitez. Ma a Sarri, probabilmente, darebbe ancora più gusto concludere la stagione con un bottino di gol superiore ai 106 messi a segno un anno fa, quando Gonzalo Higuain fece la parte del leone con 36 centri soltanto in campionato e nessuno osava mettere in dubbio il teorema della “dipendenza” dal Pipita.