Sarri vince anche il premio Bearzot, ecco la sua reazione alla notizia. La motivazione: "Come Dostoevskij, la sua bellezza salverà il mondo"

27.04.2017
09:00
Redazione

Il premio Bearzot potevano anche essere dato a chi si avvicina al triplete o a chi sta per vincere in Premier, ma è stato assegnato, come la Panchina d'Oro, a Maurizio Sarri. Sarri non ha ancora vinto nulla sul campo, ma nessuno fa incetta di trofei personali come lui negli ultimi mesi: in realta' non e' il primo tecnico del Napoli che si aggiudica questo premio (la consegna il 30 maggio nel Salone d’onore del Coni a Roma) perche' nel 2012 lo ha ottenuto anche Mazzarri. Come riporta Il Mattino, Sarri e' sul campo di allenamento di Castel Volturno quando riceve la notizia del premio: fa una smorfia e va avanti con il suo lavoro.

La lunga motivazione recita così: "Dostoevskij ha scritto che la bellezza salvera' il mondo. Chissa' se Maurizio Sarri, uomo di buone letture oltre che grande allenatore, si e' ispirato a questa frase nel corso di una carriera che dai campi di provincia fino alla Champions League ha avuto come comune denominatore il bel gioco sempre praticato dalle sue squadre. Anche Enzo Bearzot, pur non essendo un esteta, mise in campo la Nazionale piu' spettacolare della storia azzurra, nei Mondiali di Argentina del 1978. Quel progetto divento' vincente quattro anni dopo quando alla bellezza si uni' anche la praticita' e la concretezza che portarono al trionfo di Spagna ‘82. Con il “gran de Vecio”, Maurizio Sarri ha in comune anche la capacita' di creare una coesione straordinaria nel gruppo di giocatori che guida. Uomini che per lui hanno dimostrato di dare sempre il massimo, grati a un allenatore che con la sua cultura del lavoro ha sempre esaltato e migliorato le individualita', inserendole pero' nel superiore concetto di squadra. Un maestro capace di scrivere uno spartito originale e sempre riconoscibile da tutti quelli che amano la bellezza, anche nel calcio".

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