Dopo Messi, Sconcerti ci riprova: "Dybala è nettamente superiore a Neymar"

20.04.2017
10:40
Redazione

Scrive Mario Sconcerti nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: "Missione compiuta con larghezza, anche se il Barcellona è stato insistente, molti tiri, alcune occasioni potenziali, mai però uno sforzo serio nello specchio della porta. La Juve ha confermato tutta la sua solidità in difesa ma anche le possibilità in attacco. Bene Cuadrado e Higuain, bene anche Mandzukic che ha però fatto il centrocampista a tempo pieno. Più in ombra Dybala, un po’ abbandonato dalla squadra e non ancora in grado di fare tutto da solo come spesso anche stavolta ha fatto Messi. Continuo a considerare sbagliato un confronto. Messi si muove come un fumetto, ha una velocità di calcio mai vista anche adesso che comincia a perdere giovinezza. Dybala è un grande calciatore, sta ancora dentro i canoni classici del campione. Non oltre. Messi per lui è un confronto sbagliato. Il suo omologo nel Barcellona si avvicina più a Neymar di cui Dybala è nettamente superiore. Duelli a parte resta questa Juve completa e moderna tra le prime quattro d’Europa e con la piccola pretesa di trovare in semifinale anche avversarie ad altezza speranza. Il Monaco ha fatto un miracolo, Mbappé è la novità di una nuova Europa, agilità, velocità e fisico, un africano vero e insolito, magro, spigoloso. Ma il Monaco è già andato molto lontano. L’altra occasione è l’Atletico, sempre scomodo, sempre una pessima partita, ma non più l’avversario di qualche anno fa. Le migliori sono Real e Juventus, in ordine sparso. Il Real è pronto da sempre, la Juve lo è diventata con passo calmo, anche ieri a Barcellona ha giocato sempre rischiando solo il velluto. A questi livelli una sorpresa quasi per intero dovuta alla trasformazione di Allegri. Non avrei mai pensato credesse davvero a una soluzione antistorica come questa. Un 4-4-1-1 fatto con 4 attaccanti e un fantasista (Pjanic), più due terzini avventurieri (Dani Alves e Alex Sandro). Forse è troppo presto ancora per capire cosa ha fatto davvero Allegri, ma la sua Juve di questa primavera ha rotto cento anni di equilibrio nel calcio. In sostanza lo ha trasformato in una novità mai vista. La Juve, si prende tutti i meriti della modernità del suo tecnico e ribalta il concetto di squadra, anzi, di schieramento. Ma se vince, stavolta vincerà Allegri. Questa Juve lo porta diritto tra i maestri del calcio".

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