Il giornalista sul Napoli
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Sconcerti: "È una consolazione o un danno sapere che se non c’era la Var l’arbitro non avrebbe fischiato il rigore contro la Juve?

20.08.2017
11:45
Redazione

Scrive Mario Sconcerti nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: "Le notizie sono due: il rigore al Cagliari deciso dalla Var in casa della Juve, cosa non di tutti i giorni, e il gol di Milik in un Napoli senza Mertens. Che a Torino ci sia stato bisogno dell’arbitro ripetuto per dare un rigore chiaro dimostra la differenza che questo campionato porta con sé. Non serve essere sospettosi e nessuno di noi tifa una squadra che non abbia peccati. Ma che bisogno c’era di rivedere alla moviola un rigore che era netto fin dal primo momento? È una consolazione o un danno sapere che se non c’era la Var l’arbitro non avrebbe fischiato il rigore? E se le cose con la Var cambieranno, sarà una consolazione o un danno per i novant’anni che ci hanno preceduti, come dovremo pensarli, giudicarli? L’altro punto è Sarri che esclude Mertens. Credo sia qualcosa di più profondo rispetto alla sciocchezza che pensiamo. Sia perché Milik ha fisico e sostanza e contro una difesa chiusa come quella del Verona può essere ideale. E sia perché anche Allegri continua a giocare con i vecchi della squadra, a inventarsi soluzioni già viste. Douglas Costa è una figurina da quindici minuti, Bernardeschi insiste a mantenere su di sé qualcosa di simile ai danni perpetui e fantasmatici dell’ozono. Nel mezzo resta la stessa differenza fra le prime e le altre. Ha rischiato più la Juve, più incerta tecnicamente, meno dosata nei passaggi, ma comunque decisamente superiore all’avversario. È rimasto un piccolo rullo il Napoli, a cui appunto Sarri ha aggiunto la differenza di Milik. Avere tutti attaccanti di classe ma brevi e leggeri è una civetteria di alto bordo, quasi mai una vera soluzione stabile".

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