Feltri: "La folla che ha attraversato Napoli urlando la propria rabbia, non è impazzita. Esprime la paura di essere lasciata sola e obbligata a delinquere"

25.10.2020
11:20
Redazione

L'editoriale di Feltri su Libero

Ultimissime Napoli - L'editoriale di Vittorio Feltri su Libero in merito agli scontri avvenuti a Napoli: "I napoletani non hanno affatto torto nell’essere furibondi. La loro città affoga da sempre in gravi problemi, il più pesante dei quali è quello della disoccupazione, dato che la disponibilità di impieghi è condizione posta alla base della sopravvivenza. È noto che il lavoro nero è diffuso in mancanza di un tessuto imprenditoriale in grado di offrire posti legali. Sotto il Vesuvio si campa come si può, ovvio che molte regole vengano violate per cause di forza maggiore. Ora che il Covid ha inasprito i suoi attacchi anche al Sud, che si era considerato a lungo immune, le cose si complicano. La chiusura voluta dal governatore De Luca, che pure ha le sue buone ragioni, è stata presa dalla popolazione come una terribile minaccia. La quale popolazione, non essendo più capace di esercitare le piccole attività attraverso cui recuperava qualche euro per mangiare, è terrorizzata: teme di fare la fame. L’Italia deve aiutare la Campania, invece mi pare che in questa fase essa sia stata lasciata alla deriva, condizione che la costringe a reagire con i pochi mezzi di cui dispone. La folla che ha attraversato la metropoli urlando la propria rabbia non è impazzita, semplicemente esprime la paura di essere lasciata sola nonché di essere obbligata a delinquere non per vocazione – badate tutti bene – bensì per non perire di stenti. Diamo una mano ai napoletani, e non soltanto per proteggersi dal Covid, ma altresì allo scopo di garantire alle famiglie di sopportare con dignità i sacrifici dettati da una situazione di emergenza".

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