Scozzafava: "Napoli inferiore all'Arsenal, stagione di transizione e Ancelotti deve ammetterlo! Una frase di Mertens spiega tutto"

19.04.2019
11:40
Redazione

Monica Scozzafava, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, ha analizzato la sconfitta di ieri del Napoli contro l'Arsenal nel suo classico editoriale:

"Ora è ufficiale, la stagione del Napoli doveva essere di transizione, con l’addio all’Europa League Ancelotti chiuderà al secondo posto con troppi punti dalla Juventus. Sono diciassette, per ora. Ma non è certamente questo dato che farà la differenza. Piuttosto si sprecheranno i paragoni con il recente passato e quello scudetto sfiorato proprio nel mese di aprile.

Stagione di transizione, dovrà riconoscerlo, e stavolta ufficialmente, anche Carlo Ancelotti. Al quale certo non è possibile dare la colpa di avere una squadra che nel doppio confronto con l’Arsenal si è dimostrata inferiore. Non solo nel risultato, nella qualità dei singoli e nella furia agonistica del gruppo. L’Arsenal è arrivato al San Paolo per attaccare, non ha mai pensato evidentemente di dormire sugli allori forte dei due gol di vantaggio.

Si dirà anche che il gol di Lacazette nasce da un episodio, che nel calcio rappresentano una variabile. Ma la squadra di Emery ha fatto un pressing asfissiante nel primo quarto d’ora, fermando i buoni propositi del Napoli che aveva preparato una gara all’attacco partendo anche da dietro. Bravi anche ad addormentare la gara alla bisogna e a ripartire con sprazzi di grande calcio. Anche al San Paolo, era successo all’Emirates, la squadra ha finito per allungarsi, spaccarsi nei reparti. Centrocampisti azzurri cursori ma senza possibilità di costruzione, facile sbagliare l’appoggio negli spazi stretti e dare il pallino agli avversari. Finisce male la notte della speranza, e viene legittimo chiedersi come riuscirà il Napoli a trovare entusiasmo per finire dignitosamente un campionato in cui il secondo posto diventa stretto per quelle che erano le aspettative della prima stagione di re Carlo. La stagione è di transizione e l’allenatore avrà più chiare le idee per le conferme e le bocciature. Nella serietà che doveva contare più di tutte Ancelotti tradito anche dai suoi attaccanti: Insigne, già sull’0-1 sbaglia un gol facile facile, cosa che era successa anche all’andata. Sostituito subito dopo si becca i fischi di una buona parte dello stadio. Non lascia il campo con il volto disteso. Milik, il bomber da venti gol, ha sprecato tanto soprattutto nel secondo tempo e Mertens subentrato stavolta non ha spaccato la partita. Il belga a fine gara ha avuto la lucidità per spiegare che la qualità conta in gare del genere: siamo giocatori normali, i tifosi devono capire. E ieri sera l’asticella era alta".

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