Scudetto 1990 al Napoli, Sotomayor racconta la Fatal Verona: "Il Milan perse la testa dopo il mio gol: erano stanchi e nervosi per colpa degli azzurri"

16.12.2017
23:40
Redazione

Hugo Sotomayor fu colui che consegnò il secondo scudetto al Napoli realizzando al Milan il gol del pareggio dell'Hellas Verona (la partita terminò

Hugo Sotomayor fu colui che consegnò il secondo scudetto al Napoli realizzando al Milan il gol del pareggio dell'Hellas Verona (la partita terminò 2-1 per gli scaligeri).. Il difensore sudamericano racconta quei momenti alla Gazzetta dello Sport:

Sotomayor, sulle pareti delle stanze di qualche tifoso gialloblù c’è la foto di quel suo gol?

"Sul serio? Beh, chi se lo scorda... Noi sul filo della retrocessione, il Milan a un passo dallo scudetto. Soltanto vincendo avremmo avuto ancora delle speranze. E loro, invece, erano i campioni del mondo. Una macchina da guerra con Sacchi al comando. Baresi, Maldini, Rijkaard, Van Basten, Gullit. Noi, gente che battagliava tra le difficoltà. Uomini veri guidati dal più grande di tutti: Osvaldo Bagnoli".

Il Milan era impegnato con il Napoli in un testa a testa per il titolo. Andò in vantaggio con Simone, ma poi...

"Poi Pierino Fanna, il capitano, batte un calcio d’angolo. Una traiettoria formidabile, di quelle che soltanto lui poteva imprimere al pallone. Salgo di testa. Colpisco ed è una fucilata. Gol. Il Bentegodi scoppia".

E il Milan perse la testa.

"Sacchi era già stato allontanato per proteste. Di lì in avanti successe di tutto. Fu espulso Rijkaard. Van Basten si tolse la maglia e pure lui venne cacciato. Negli ultimi minuti Davide Pellegrini segnò il 2-1. Costacurta s’infuriò con il guardalinee: altra espulsione. Vincemmo noi. Una locura, una pazzia. La settimana dopo purtroppo perdemmo a Cesena e andammo in B, ma quel giorno d’aprile è rimasto nella storia".

Come si spiega, a distanza di anni, il crollo del Milan?

"Se la presero con l’arbitro, Lo Bello, ma la verità è che erano stanchi. Al mercoledì avevano giocato la semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni con il Bayern, passando il turno ai supplementari. In più erano nervosi, perché sapevano che al minimo errore il Napoli li avrebbe sorpassati. Fu così, e lo scudetto lo vinse il mio amico Diego Maradona".

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