
Serie A a rischio? Draghi ha presentato a Gravina lo scenario 'porte chiuse', la controproposta ai club
Serie A a rischio?
Il premier Mario Draghi ha chiamato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, esprimendo «preoccupazione» circa l'immagine che il calcio sta dando al Paese: domenica le telecamere hanno mostrato in tv il mancato rispetto della disposizione a scacchiera (un posto sì e un posto no per garantire il 50% di capienza) praticamente ovunque, oltre ai troppi tifosi senza mascherine ben indossate. Ne parla il Corriere dello Sport.
Serie A a porte chiuse?
"L'Esecutivo ritiene la federazione un alleato responsabile, ma non vuole più giustificare agli occhi del Paese le lacune dei club. Draghi ha portato all’attenzione di Gravina l’insoddisfazione dello stesso Speranza, del Cts e di alcuni membri del governo circa il mancato rispetto delle regole durante le partite.
Nella chiacchierata, definita da entrambe le parti «conoscitiva» circa lo stato dell'arte e senza alcun tipo di tensioni, il presidente del Consiglio ha fatto una domanda specifica al suo interlocutore: «Cosa state facendo in questo momento di emergenza?». Gravina ha ricordato l'impegno nel sensibilizzare gli atleti alle vaccinazioni (solo il 2% oggi è no-vax) e anche come il protocollo federale continui a dettare le regole del gioco.
Il numero uno del calcio italiano ha informato l'assemblea della Lega Serie A sul colloquio telefonico, ma la risposta delle società all'aut aut governativo è stata... alzare un muro. Gravina avrebbe proposto ai club di dare un segnale al Paese con un provvedimento: autoriduzione degli ingressi negli stadi a 5.000 persone, in modo da gestire meglio gli accessi e facilitare i controlli. Anche qui, niente da fare"
