SSC Napoli, Bianchini: "Mi ritrovai a cena con Kobe Bryant, papà Valerio dall'America sembrava Babbo Natale d'estate. Con lo scudetto del Napoli ho continuato una tradizione..."
Ultime notizie SSC Napoli -Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer della SSC Napoli, in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport parla di suo padre Valerio, leggenda della pallacanestro: primo allenatore, nella storia della pallacanestro italiana, a vincere tre scudetti con tre club diversi (Cantù, Roma e Pesaro). Nel palmares di Valerio Bianchini anche una Coppa delle Coppe (Pall. Cantù 1980-81), due Coppe dei Campioni (Pall. Cantù 1981-82, Virtus Roma 1983-84) ed una Coppa Intercontinentale (Virtus Roma 1984).
Tommaso, da bambino voleva più bene al papà o alla mamma?
«Facile: alla mamma. Lui non c’era mai e quando stava in casa lo trovavi nel suo studio a divorare le video-cassette di basket americano».
Un padre assente, insomma.
«Macché: io la presenza l’ho sempre avvertita, ci mancherebbe».
Ginevra, il nome che ha dato a sua figlia, non dev’essere casuale.
«Avevano suggerito a lui, di ritorno dalla finale di Coppa Campioni, di chiamare così mia sorella. Ma forse dev’essergli apparso un atto d’eccesiva euforia e dunque declinò. Ci ho pensato io, allora. Che per perpetuare la tradizione, ho avuto Carlo, mio figlio, con lo scudetto del Napoli del 2023».
Cartoline dalla memoria.
«Quando tornava dagli States, aprivi le valigie e si spalancava un mondo: cappellini dei Lakers, scarpette. Era Babbo Natale che arrivava d’estate».
La portava a cena con Kobe Bryant.
«A Chicago. Andammo in America per delle lezioni-conferenze che papà tenne da quelle parti. E la sera mi ritrovai a mangiare con uno dei miei idoli».
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