SSC Napoli, l'avv. Grassani: "Con Koulibaly si può fare uno scatto culturale, vinca il buon senso e non i cavilli. Su di lui un'ora di ululati raccapriccianti"

18.01.2019
09:10
Redazione

Mattia Grassani, avvocato della SSC Napoli, ha rilasciato una breve intervista al Corriere dello Sport. Koulibaly vuole giocare, avvocato Grassani: è

Mattia Grassani, avvocato della SSC Napoli, ha rilasciato una breve intervista al Corriere dello Sport.

Koulibaly vuole giocare, avvocato Grassani: è una richiesta che va a sfidare le leggi del calcio. 

«Ma è l’opportunità per sfruttare un momento e tentare di fare quello scatto culturale di cui abbiamo bisogno tutti. Si può lanciare un segnale forte e ci sono le basi affinché ciò accada: perché stavolta è legittimo auspicarsi che a vincere sia il buon senso sulle norme, sui cavilli». 

E’ dal 26 dicembre, complice innanzitutto l’irruzione mediatica di Ancelotti e la sua battaglia, che Koulibaly è diventato un caso. Ma tutto succede al termine della partita, non durante. 

«Si può entrare nel merito di quegli istanti e persino considerare, volendo, che per un secondo, nel momento in cui gli viene da applaudire a Mazzoleni, Koulibaly abbia potuto smarrire la lucidità. Ma succede dopo oltre un’ora di insulti per il colore della pelle, di ululati raccapriccianti che hanno finito per condizionare l’atteggiamento di un calciatore sempre corretto». 

L’errore, quasi inutile tornarci, è stato non fermarsi per un attimo e far capire che si sarebbe rischiato una decisione storica: e questo a poca distanza dall’incontro del designatore con tecnici e capitani. 

«Nel corso del quale venne fuori un protocollo: che in situazioni del genere la segnalazione all’arbitro potesse arrivare anche dal diretto interessato. Koulibaly è stato sommerso da quei cori, lo raccontano le immagini televisive, è scritto sui giornali del giorno dopo che allegheremo alla memoria. E può essere mancata a Mazzoleni la percezione di una situazione ormai ben oltre il limite». 

C’è un precedente, diverso e però sovrapponibile, e riguarda Muntari. 

«Nella fattispecie giuridica, sono episodi che si sviluppano in maniera differente, però sono assimilabili l’uno all’altro. Io e il Napoli ci auguriamo che questa situazione da catalogare come eccezionale venga affrontata adeguatamente ed evitando di applicare in maniera direi automatica la normativa semmai riflettendo sulla necessità delle attenuanti. E ce ne sono. Koulibaly non ha inteso contestare il cartellino giallo appena ricevuto ma non ha più potuto sopportare quel clima, sviluppatosi senza che ci fosse una interruzione, richiesta a più voci».

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