Tavecchio su Lotito: "La Figc non ha paura del suo ritorno. La colpa non è mica la sua"

28.03.2017
10:30
Redazione

Come riporta l'edizione odierna di Repubblica, entrando ufficialmente nel suo secondo mandato, Carlo Tavecchio si è preoccupato subito di chiudere la polemica con l’Antimafia aperta dalle parole del dg Michele Uva: «Siamo rispettosi delle istituzioni e in sintonia con la Commissione, non c’è altra posizione possibile in federazione. Se sarò convocato mi presenterò. Agnelli deferito dalla giustizia sportiva? Non conosco nemmeno la porta della Procura federale...».
A tre settimane dalla sua elezione, Tavecchio ha presieduto a Firenze il primo consiglio del quadriennio, conferendo a Billy Costacurta il ruolo di capo del comitato organizzatore per l’Europeo Under 21 del 2019. Mancava Claudio Lotito, suo principale sponsor, già assente dal doppio impegno della Nazionale. Della Lega di A c’era solo Maurizio Beretta, invitato come uditore: lui, Lotito e Gino Pozzo sono stati dichiarati decaduti dalla carica di consigliere. Per rientrare, il numero uno della Lazio ha due vie: farsi rieleggere dai club di A oppure ottenere la presidenza della Lega di B. «La Figc non ha paura del suo ritorno — ha detto Tavecchio — È strano un regolamento che permette a un presidente di A di diventare presidente della B, ma non è colpa di Lotito, ha tutto il diritto di essere votato, ha lavorato alacremente e con il suo metodo, gli auguro tutte le fortune. Se non ce la farà, mi dispiace, ma la democrazia ha queste regole».
Ora l’uomo più vicino al vertice è Cosimo Sibilia, n. 1 dei Dilettanti, capo delegazione in azzurro in assenza del presidente e da ieri anche vicario della Figc: il premio per aver sostenuto Tavecchio alle ultime elezioni, lavorando all’accordo con gli arbitri nella notte prima del voto. L’altro vice è Renzo Ulivieri, ex oppositore ora al governo. Tavecchio ribadisce l’apertura all’anticipo della Serie A al 13 agosto («il 15 no, è una follia, ma si può dialogare coi club, serve un sacrificio»), però la decisione spetta alla Lega di A senza governo: «Spero rinnovi le cariche entro il 18 aprile, la questione è solo economica». Oltre quella data, arriverà un commissario. E potrebbe essere proprio il presidente federale. 

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